Gentile Commissaria Iaculli

nei giorni scorsi mi è venuto in mente varie volte di scrivere questa lettera, e il motivo era simile al tono che avrei usato: una rabbia diritta ed emetica. Ma per una serie di ragioni, anche personali, ho pensato di provare a usare un tono pacato e di mettere in discussione alcuni presupposti, invece di trasformare subito il ragionamento in uno sfogo per molti versi sacrosanto. 

Le voglio parlare della rinuncia ad organizzare la VI edizione de “La Notte degli Imperiali”. La notte bianca di Francavilla Fontana, quella che nelle passate edizioni ha coinvolto centinaia di artisti e migliaia di persone provenienti anche dai comuni circostanti. Siamo ai primi di settembre e non conosco una risposta per iscritto, quando l’evento è previsto per il 28 del mese. Non so come e quale debba essere il comportamento di un commissario straordinario: ossia non so se un cittadino che ha reso non poco alla città che Lei ora amministra, e lo dico senza falsa modestia ma con piena consapevolezza, debba rimanere nella incertezza di una tardiva risposta. Non so chi siano i suoi consiglieri ma in questo caso si sono ampiamente sbagliati e sono in perfetta malafede.

L’evento in questione ha mobilitato, in ogni edizione, 40/60 mila persone come documentano i moltissimi articoli della stampa regionale e nazionale per l’accostamento a fatti esterni. A partire dalla seconda edizione gli spettacoli nell’arco della notte non sono stati meno di 80, oscurando altre manifestazioni che si svolgevano in contemporaneità nei paesi del Salento. Altra prerogativa che ha reso noto ed interessante il nostro evento è l’attenzione che abbiamo mostrato verso i bambini e i disabili con spettacoli per loro e con loro.

Ogni anno la nostra notte bianca si propone con un tema diverso: per l’Abruzzo, effettuando una diretta radiofonica fino a mezzanotte con le popolazioni colpite dal sisma, mentre dalla torre dell’orologio un reparto speciale dei vigili del fuoco stendeva un lungo telo pro Abruzzo e dalla piazza Umberto I migliaia di persone intonavo l’Inno d’Italia; per l’Africa con l’adesione alla raccolta di firme per il nobel alle donne africane; per i 700 anni della nascita della città.. Quest’anno il tema scelto era la “Solidarietà”, termine tanto abusato ma nella sostanza poco utilizzata. Per questo avremmo ospitato la “Giornata del Volontariato” dell’Ambito provinciale del CSV Poiesis.

Adesso a Lei rimarrà un problema e una spesa in meno a noi l’onere di scusarci con le Associazioni, le Fondazioni, i Media, gli Artisti e la nostra comunità a cui la mancanza dell’evento ha reso una estate ancora più amorfa e più amara, oltre a sobbarcarci della mole di lavoro e di spese già sostenute che questo genere di eventi procura.

Savino D’Andrea (Editore)

C’era una volta la notte bianca di Francavilla Fontanaultima modifica: 2013-09-11T09:21:27+02:00da casadelpopoloff
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