http://rpmn.files.wordpress.com/2009/04/brigata-solidarieta-attiva.png

 

Suona il telefono “ ciao, sono un compagno di Messina, sono venuto con le Brigate all’Aquila, stiamo organizzando una Brigata della Solidarietà per dare una mano alle persone alluvionate, come possiamo fare per entrare a spalare?”…6 mesi fa una telefonata come questa sarebbe stata inimmaginabile, oggi invece mi pare normale per un partito come il nostro che si è misurato con la sfida di una mutazione antropologica della militanza. In Abruzzo abbiamo provato a rendere utile socialmente la nostra organizzazione sperimentando una differente modalità nel fare politica. 6 mesi, 180 giorni, sono un’eternità per la gestione di un’intervento di questo tipo, lo sono perché è stato una sorta di miracolo – con una struttura che si è andata formando in presa diretta sul campo – vedere circa 700 attivisti/e venire da tutta Italia a dare una mano. Con loro sono arrivati 200 tra camion e furgoni di generi di prima necessità, con loro abbiamo tenuto aperte e costruito 3 cucine (una delle quali per sei mesi), 3 spacci popolari, 1 tenda sociale, uno sportello legale, una lavanderia popolare, ed un servizio di “volante della solidarietà” per consegnare nelle prime settimane cibo ed indumenti a chi non era registrato dentro i campi. Un’esperienza che ha raccolto molte storie differenti; di Ultras e di scout, di persone in libertà vigilata e cassaintegrati, di libertari e fedeli alla linea, di cuochi e “persone de core”. Una dimensione popolare in cui molti compagni hanno dato tanto del loro tempo, instaurando una relazione con la popolazione estremamente positiva che durerà a lungo. E’ stata un’impresa collettiva, ci tengo a rimarcarlo, di tutti noi, una sorta di miracolo in un’Italia malata di egoismo e antipolitica. Se c’è qualcuno ancora che pensa di ricostruire in questo paese un’idea nuova del fare politica non può che partire da questa esperienza e dalla potenzialità che questa ha generato pur tra mille difficoltà e contraddizioni. Ma la cosa che questa esperienza lascia a tutti e tutte, e che la solidarietà tra pari, come le pratiche sociali che in questo spazio si determinano sono il cemento per la ricostruzione dell’agire politico e sociale. Chi è stato a Tempera, a Camarda, ad Aragno, a Pescomaggiore, a Filetto è tornato con un tatuaggio indelebile che rimane addosso per tutta la vita, tanti giovani come non ne vedevo da tempo hanno attraversato questa esperienza, dimostrando che non è poi così vero che l’orizzonte del mondo giovanile sia solamente la massificazione consumista. Densità di rapporti sociali, lacrime e sorrisi, conflitti e feste, condivisione dei bisogni e delle paure, lavorare “con” i cittadini senza mai mettersi sul piedistallo del potere che offre dare una mano a chi è in difficoltà. Favorire l’autorganizzazione, non è stato semplice, così come lavorare per la presa di voce contro la delega in un contesto invece che andava in direzione opposta. Le Brigate, la loro modalità di lavoro è una eccezione positiva alle classiche associazioni della protezione civile, una struttura di attivismo sociale non neutra, che lavora per cambiare socialmente il contesto in cui opera, una struttura che nel livello simbolico si è posta fin dall’inizio l’obbiettivo di ridare legittimità alla tradizione della solidarietà del movimento operaio. Ma se questa nostra identità non è stata nascosta essa non ci ha impedito di lavorare come una struttura pragmatica, aperta sulla pratica dell’obbiettivo, mediando con le istituzioni, operando con soggetti che non hanno la nostra stessa visione del mondo sia all’interno che all’esterno delle Brigate. Ritengo che questo sia un punto di forza del modello d’intervento che abbiamo costruito, un modello che è riuscito a bilanciare solidarietà e conflitto, cosa non sempre facile e sulla quale si è dovuto discutere parecchio trovando un punto di equilibrio che ci ha permesso di attraversare fasi difficili. Essere riusciti a delineare un modello differente di protezione civile che abbiamo definito popolare, che si è misurato nelle pratiche di solidarietà ma anche di conflitto, partecipando al contro g8 e alle mobilitazioni dei comitati è secondo me una vittoria enorme. Una vittoria perché lavorare controcorrente all’interno di un meccanismo emergenziale, tipico della shock economy non è stato semplice, anche perché abbiamo nuotato contro una campagna mediatica gestita da Berlusconi che ha trasformato l’Aquila in un set cinematografico. La nostra legittimità però l’abbiamo conquistata sul campo, non con le parole ma con i fatti, mentre c’era chi sfilava in piazza D’Armi in passerella noi eravamo tra le persone, con i comitati, denunciando fin da subito la critica al modello bipartisan di ricostruzione adottato, il consumo del territorio, l’emergenza lavoro e la speculazione sul caro affitti. Se dovessi fare un paragone azzardato così come nel terremoto dell’Irpinia abbiamo assistito all’irrompere del volontariato come contenitore che ha recepito molte energie in fuga dalla sconfitta del ciclo di lotte degli anni sessanta e settanta, allo stesso modo possiamo pensare in maniera piuttosto ardita che all’Aquila si siano gettate le prime basi per provare a politicizzare il lavoro sociale a partire dalla diversità delle pratiche sviluppate. La vera differenza con le altre associazioni consiste nel fatto che non vi è stata differenza tra noi e la popolazione, alcuni giorni eravamo indistinguibili anche se avevamo le pettorine. Dal popolo per il popolo recitava una frase scritta sullo spaccio di Tempera, non era uno slogan, ma la constatazione che c’era una effettiva parità di condizione sociale e materiale, di precari che davano una mano a chi non aveva più una casa. Una composizione “popolare” quindi, dove i ruoli e l’autorevolezza si sono conquistati sul campo, discutendo, litigando, mediando. In un’assemblea un ragazzo ha detto che è proprio perchè siamo sconfitti socialmente nella vita di tutti i giorni nelle nostre città, che riusciamo a porci come “paritari” con le persone alle quali stiamo una mano dopo che il terremoto ha distrutto le case, penso che questo sia un punto da sottolineare. Ed è questo forse uno degli insegnamenti primari che viene da questa esperienza che proseguirà ancora oltre la chiusura del campo di San Biagio in Tempera, non solo all’Aquila ma in tutta Italia. Alla Lasme di Melfi, il 15 agosto le Brigate erano davanti il presidio dei lavoratori ed hanno organizzato la loro cucina a sostegno della lotta degli operai, così come lo hanno fatto con gli insegnanti precari di Benevento dando sostegno alla loro lotta mentre erano sul tetto del provveditorato, cosi è stato fatto per i precari che in queste settimane sono stati accampati davanti il ministero dell’istruzione. Teniamo vivo lo spirito delle Brigate, ovunque, non perdiamoci di vista ed organizziamo le Brigate della Solidarietà nei nostri territori, per questo motivo ritengo che questa struttura di solidarietà debba dotarsi di una propria forma associativa tale da permetterle di operare sia negli interventi di protezione civile che nelle nuove forme di azione diretta a sostegno dei conflitti e delle vertenze. Nella crisi del terremoto abbiamo capito come poter operare nel terremoto della crisi, questo è l’altro punto di riflessione, l’egoismo e la guerra tra i poveri, l’ansia sociale, la solitudine, il senso di colpa della propria condizione di vita sono il cemento con il quale le classi dominanti hanno vinto in questi anni, dopo questa esperienza possiamo concretamente sentirci una grande comunità che mette al centro del proprio agire la solidarietà. Abbiamo fatto insieme un gran bel lavoro, avanti Brigate, andiamo ovunque!

Piobbichi Francesco
Partito Sociale PRC

AVANTI BRIGATE, ANDIAMO OVUNQUE!ultima modifica: 2009-10-14T10:09:11+02:00da casadelpopoloff
Reposta per primo quest’articolo

12 Thoughts on “AVANTI BRIGATE, ANDIAMO OVUNQUE!

  1. A “Ballarò”, una anziana signora plaudiva al generoso gesto del nostro piccolo amico( i 5000 euri “donati” brevi manu alla escort bisognosa).Non mi stupisco più dell’imbecillità di questa gente, anzi, gentaglia, che benchè evidentemente privata dell’ autonoma capacità di giudizio,può mandare tranquillamente in vacca il Paese (che tanto sangue e sacrificio è costato) con l’indegno regalo del diritto di voto. Incomincio ad odiarla, questa massa enorme di vecchi rincoglioniti, e di giovani stronzetti: i primi evidentemente hanno galleggiato come merda per tutta la propria miserabile esistenza tra casa, lavoro, bar e Corriere dello Sport senza incazzarsi per qualcosa di più che non sia stata la sconfitta della propria squadra del cuore; i secondi meno colpevoli per l’età, ma pur sempre animali da voto allevati da mamma Mediaset. Godetevi pure l’omino, dormite ancora per un pò, brutti stronzi, chè il risveglio sarà brusco…..

  2. Harry, il tuo tono e linguaggio è troppo diretto e fa il gioco del vittimismo del nostro amico (!). Però nella sostanza hai perfettamente ragione.

  3. “Nonsolozoccole” – Mafia, criminalità finanziaria, intrecci pericolosi e domande molto scomode per Mr B!!”Nonsolozoccole” – Mafia, Soldi e altre domande scomode per il cavaliere…Abbandoniamo almeno per un attimo lo “gnocca-gate”, per parlare di cose più imbarazzanti, se possibile, del gossip: Mafia, criminalità finanziaria, intrecci pericolosi… Ecco la lettera di don Aldo Antonelli e l’articoloNascita e crescita di un Ladro – di don Aldo AntonelliIl n° 42 di “CRITICA LIBERALE” dell’8 Luglio ripercorre, sotto forma di domande, la nascita e la crescita del Ladro. Che si sappia! Ed anche se le disposizioni di legge contamplano l’istituto della prescrizione, nella coscienza dei cittadini certi comportamenti, ancorché reiterati, soprattutto se sono l’espressione del DNA di una persona, non sono soggetti a termini di scadenza. Potrà fare quello che vuole, potrà imbandire tavole di beneficenza a iosa, iscriversi ai mille circoli di Dame della Carità, farsi la doccia con le acquesante benedette nei Sacri Palazzi, celebrare pontificali su Libertà e Democrazia: a meno che non pervenga ad una pubblica, vera conversione, è e resterà un Ladro accomparato con la Mafia e affiliato alla P2. Il plauso del popolo squalifica il popolo stesso e non gli ridona nessuna verginità.Aldo AntonelliEcco l’articolo di Critica Liberale:Sette domande – ISette domande al Primo Ministro italiano, Signor Silvio BerlusconiAl Primo Ministro della Repubblica Italiana sono state rivolte dieci domande circa le sue relazioni con una ragazza minorenne invitata più volte anche a cene ufficiali. Fino ad ora si è rifiutato di rispondere. Si potrebbe fare uno sconto al Signor Silvio Berlusconi, chiedendogli di rispondere a sette domande.Signor Berlusconi, potrebbe rispondere pubblicamente a queste domande?Premessa: La Banca Rasini di Milano, di proprietà negli anni ’70 di Carlo Rasini, è stata indicata da Sindona e in molti documenti ufficiali di magistrati che hanno indagato sulla mafia, come la principale banca utilizzata dalla mafia per il riciclo del denaro sporco nel Nord – Italia. Di questa Banca sono stati clienti Pippo Calò, Totò Riina e Bernardo Provenzano, negli anni in cui formavano la cupola della mafia. In quegli stessi anni il Sig. Luigi Berlusconi lavorava presso la Banca, prima come impiegato, poi come Procuratore con diritto di firma e infine come Direttore.1) Nel 1970, il procuratore della banca Luigi Berlusconi ratifica un’operazione molto particolare: la banca Rasini acquisisce una quota della Brittener Anstalt, una società di Nassau legata alla Cisalpina Overseas Nassau Bank, nel cui consiglio d’amministrazione figurano Roberto Calvi, Licio Gelli, Michele Sindona e monsignor Paul Marcinkus. Questo Luigi Berlusconi, procuratore con diritto di firma della banca Rasini, era suo padre?2) Sempre intorno agli anni ’70 il Sig. Silvio Berlusconi ha registrato presso la banca Rasini ventitré holding come “negozi di parrucchiere ed estetista”, è lei questo Signor Silvio Berlusconi?3) Lei ha registrato presso la banca Rasini, ventitré “Holding Italiane” che hanno detenuto per molto tempo il capitale della Fininvest, ed altre 15 Holding, incaricate di operazioni su mercati esteri. Le ventitré holding di parrucchiere, che non furono trovate ad una prima indagine della guardia di finanza, e le ventitré Holding italiane, sono la stessa cosa?4) Nel 1979 il finanziere Massimo Maria Berruti che dirigeva e poi archiviò l’indagine della Guardia di Finanza sulle ventitré holding della Banca Rasini, si dimise dalla Guardia di Finanza. Questo signor Massimo Maria Berruti è lo stesso che fu assunto dalla Fininvest subito dopo le dimissioni dalla Guardia di Finanza, fu poi condannato per corruzione, eletto in seguito parlamentare nelle file di Forza Italia, e incaricato dei rapporti delle quattro società Fininvest con l’avvocato londinese David Mills, appena condannato in Italia su segnalazione della magistratura inglese?5) Nel 1973 il tutore dell’allora minorenne ereditiera Anna Maria Casati Stampa si occupò della vendita al Sig. Silvio Berlusconi della tenuta della famiglia Casati ad Arcore. La tenuta dei Casati consisteva in una tenuta di un milione di metri quadrati, un edificio settecentesco con annesso parco, villa San Martino, di circa 3’500 metri quadri, 147 stanze, una pinacoteca con opere del Quattrocento e Cinquecento, una biblioteca con circa 3000 volumi antichi, un parco immenso, scuderie e piscine. Un valore inestimabile che fu venduto per la cifra di 500 milioni di lire (250’000 euro) in titoli azionari di società all’epoca non quotate in borsa, che furono da lei riacquistati pochi anni dopo per 250 milioni.(125’000 euro). Il tutore della Casati Stampa era un avvocato di nome Cesare Previti. Questo avvocato è lo stesso che poi è diventato suo avvocato della Fininvest, senatore di Forza Italia, Ministro della Difesa, condannato per corruzione ai giudici, interdetto dai diritti civili e dai pubblici uffici, e che lei continua a frequentare?6) A Milano, in via Sant’Orsola 3, nacque nel 1978 una società denominata Par.Ma.Fid. La Par.Ma.Fid. è la medesima società fiduciaria che ha gestito tutti i beni di Antonio Virgilio, finanziere di Cosa Nostra e riciclatore di capitali per conto dei clan di Giuseppe e Alfredo Bono, Salvatore Enea, Gaetano Fidanzati, Gaetano Carollo, Carmelo Gaeta e altri boss – di area corleonese e non – operanti a Milano nel traffico di stupefacenti a livello mondiale e nei sequestri di persona. Signor Berlusconi, importanti quote di diverse delle suddette ventitré Holding verranno da lei intestate proprio alla Par. Ma.Fid. Per conto di chi la Par.Ma.Fid. ha gestito questa grande fetta del Gruppo Fininvest e perché lei decise di affidare proprio a questa società una parte così notevole dei suoi beni?7) Signor Berlusconi da dove sono venuti gli immensi capitali che hanno dato inizio, all’età di ventisette anni, alla sua scalata al mondo finanziario italiano?Vede, Signor Berlusconi, tutti gli eventuali reati cui si riferiscono le domande di cui sopra sono oramai prescritti. Ma il problema è che i favori ricevuti dalla mafia non cadono mai in prescrizione, i cittadini italiani, europei, i primi ministri dei paesi con cui lei vuole incontrarsi, hanno il diritto di sapere se lei sia ricattabile o se sia una persona libera.P.S. Dato che lei è già stato condannato in via definitiva per dichiarazioni false rese ad un giudice in un tribunale, dovrebbe farci la cortesia di fornire anche le prove di quello che dice, le sole risposte non essendo ovviamente sufficienti.

  4. Tre illustri signore che mi fanno vergognare di essere Italiana:Lonardo-Mastella, Carlucci, Gariboldi-AbelliHo un debole per Rossana Rossanda. Sa scrivere – cosa sempre più rara – e condivido quasi totalmente quanto dice. (Volendo leggetevi, per esempio, Ma quale Marx pubblicato sul Manifesto dell’8-03-09)Stasera, ospite de La 7, ha espresso con la consueta lucidità il suo dissenso con la farsa delle primarie nel PD per scegliere un candidato tra tre che non esprimono alcun chiaro indirizzo politico alternativo.Colpisce l’onestà intellettuale di questa anziana signora marxista che ha dedicato la vita alla politica perdendo tante battaglie, ma mai la capacità di analizzare gli eventi.Colpisce e non si può fare a meno di paragonare la sua solidità culturale alla cialtronesca pochezza di tante vincenti protagoniste dell’odierno panorama politico italiano.Sono di queste ore, in rapida successione, notizie non edificanti relative a tre illustri signore.La moglie del ben noto Clemente Mastella, presidentessa della Campania, di nuovo indagata per una storiaccia di soldi, appalti e assunzioni ed obbligata all’esilio dalla sua regione.L’Onorevole Carlucci, ex presentatrice televisiva – quella che vorrebbe soffocare con una legge i Blog in rete – condannata per non aver versato i contributi alla sua colf.Rosanna Gariboldi, assessore al personale della Provincia di Pavia, arrestata per riciclaggio di denaro in paradisi fiscali insieme al re delle bonifiche ambientali Giuseppe Grossi. La signora Gariboldi, sbalzata all’assessorato dagli uffici amministrativi del policlinico San Matteo di Pavia, è moglie di Giancarlo Abelli, deputato del Pdl e vicecoordinatore nazionale del partito di Berlusconi. Un faraone nel pavese dove il presidente della Provincia, Vittorio Poma è un suo fedelissimo così come il neo eletto sindaco di Pavia, Alessandro Cattaneo, affettuosamente chiamato, per la giovane età e perché da lui imposto, “il nipotino di Abelli”.Ad Abelli, ai tempi in cui era assessore di Formigoni, devono la nomina anche 47 direttori generali delle Asl e ospedali lombardi tra i quali Pietro Caltagirone, oggi alla direzione generale del San Matteo di Pavia, già condannato per falso ideologico e recentemente ricondannato dalla Corte dei Conti della Lombardia al pagamento di 322 mila euro a favore dell’azienda ospedaliera Niguarda di Milano (della quale era direttore) per il danno cagionato nell’aggiudicazione ed esecuzione di un appalto.

  5. SANDRA MASTELLA NON MI DIMETTO, IL MARITO, NON MI DIMETTO, IL NANO NON MI DIMETTO, TREMORTI NON MI DIMETTO,MARRAZZO, NON MI DIMETTO,VILLARI NON MI DIMETTO…… STR ONZI.. CI DIMETTIAMO NOI DA CITTADINI ITALIANI..Tutti voi che lo ammirate, l’uomo del fare, l’uomo che risolve, l’uomo che costruisce un impero dal ‘NULLA’.Avete capito o fate finta di non capire come si diventa ricchi in italia?Sono dei lestofanti che vi rapinano quotidianamente ed ottengono il vostro consenso elettorale per spillarvi ancora più danaro.Penso ai puritani della lega e di an che vogliono ripulire le amministrazioni, vogliono un italia libera dall’invasore, vogliono colloquiare con le parti sociali, con gli operai, vogliono rilanciare le pmi.Avete una bestia in casa e la nutrite ogni giorno assomigliando sempre più ad essa.Ma come sperate di avere ancora credibilità?Un fondatore di fi come dell’utri che è un mafioso a tutti gli effetti, un opportunista e corruttore come berlusconi che fonda un partito e che inneggia il popolo a seguirlo nell’oscurità.E’ troppo tardi per porvi rimedio.Il pdl deve essere cancellato dalla storia politica dell’italia. Mi rivolgo a fini e a bossi, riprendetevi le vostre identità prima di affogare nella melma con il vostro premier.La sua abilità è proprio quella di coinvolgere un gran numero di persone per farsene scudo, ma sono sicuro che morirà da solo.L’italia ha bisogno di giustizia e quelli che la acclamano sono sempre più numerosi.

  6. Lettera di un disperatoho perso il lavoro!!! Da marzo non guadagno niente. Sono entrato nei ultimi 200 Euro. La mia disoccupazione è stata di circa 400 Euro/mese per 6 mesi. Berlusconio hai detto falsità che i disoccupati prendono un stipendio intero per 6 mesi. Ora cosa si fa? Quando finisco l’ultimo Euro cosa devo fare per vivere? Il paese è nella merda. Mi spiace che vari imbecilli di economisti annunciano l’imminente fine della crisi. La crisi è ancora in salita – non dite porcate! – siete pseudo economisti – di scienza economica non sapete nulla. Vermi! Quindi: cosa succederà? La Crisi che avanza, io e altri centinaia di migliaia di persone senza viveri … Ma state fumando, vi drogate? Guardate Grande Fratello? Ma voi non vedete la merda che cresce?La soluzione? Qual è?

  7. Gira un filmino scandaloso, una cosa davvero schifosa e impresentabile, un film concepito per il ricatto che se dovesse uscire farebbe vergognare chiunque. E’ il filmino dell’Italia. Il paese dove ti ammazzano in galera spezzandoti la schiena in due punti, il posto dove i carabinieri tentano l’estorsione. Il paese che sta nelle prime posizioni mondiali per diseguaglianza economica, il posto dove un cittadino su quattro sotto i 25 anni è disoccupato. Nel filmino si vede tutto questo e altro ancora, un po’ sgranato, ma si vede tutto bene: mica è il Tg1!. Ho tentato di venderlo e di farmi un gruzzoletto, perché mi adeguo alla morale corrente. Il Giornale ha visionato ma non l’ha preso. Libero ha guardato ma ha deciso: no, grazie. Nel filmino c’è tutto quello che c’è da sapere: i capitali mafiosi che rientrano anonimi con la modica spesa del cinque per cento, vita e opere di Dell’Utri, le leggi per farla franca, due o tre morti sul lavoro ogni giorno, la libertà di stampa ai minimi storici e il papello dei patti con la mafia. Filmino lungo, è vero, ma meno noioso del Barbarossa che ci è pure costato dei soldi. Questo è gratis. Ci sono i nazi che accoltellano gay e stranieri, ma di cui fa fico parlare come se fossero intellettuali un po’ ribelli. Ci sono gli imprenditori sovvenzionati che chiedono soldi. Ci sono i giovani imprenditori, loro figli, che chiedono soldi. Ci sono ministri che difendono le radici cristiane e adorano il dio Po, il dio Eridano e chissà quale altra puttanata celtica. C’è ancora Cossiga. C’è ancora Andreotti. Ci sono i militari per le strade “per la nostra sicurezza”.Ci sono ministri che dicono viva il posto fisso dopo aver creato milioni di precari. Nel filmino si vedono avvocati che studiano come accorciare la prescrizione, come spostare i processi, come evitare grane al capo. L’ho mandato a Signorini, a Chi, che ha detto: ne parlo con Marina. Marina ha detto: ne parlo con papà. Papi ha visto e ha detto: embé? L’Italia è il paese che io amo. Ecco, mi pareva.

  8. AlessandroSe fossi un musicista,con il tuo testo ci farei una canzone.Complimenti molto ben concepito.

  9. Molti di noi avevano previsto i fallimenti di questo governo, e ad oggi, coi risultati alla mano, non penso che siano opinioni costruite dalle ‘fabbriche dell’odio’.- Sicurezza e formazioni delle ronde:I tagli alle forze dell’ordine sono stati criticati dallo stesso maroni che li aveva proposti.I politici della maggioranza continuavano a sostenere che le forze dell’ordine erano soddisfatte, mentre dall’altra le stesse lamentavano tagli, ritardi dello stipendio e contrarietà alle ronde, fino ad arrivare alla manifestazione di ieri.-leggi ad personamil lodo alfano è stato respinto perchè incostituzionale, molti hanno capito che era uno scudo ai processi del premier.-libertà di stampail premier continua ad attaccare la disinformazione dei giornali, dimenticando che in casa sua giornali e tv la fanno da padrone mettendo in evidenza le sue bravate e celando le reali difficoltà governative ed economiche della nazione.-federalismoDopo 20 anni di federalismo, la Francia si trova le spese statali e quelle degli enti locali triplicate. Quello proposto dalla lega è solo uno federalismo ad regionam, poichè le risorse sono privilegiate a quegli enti locali ‘raccomandati dal governo’, un altro fallimento.-rapporti con gli usail premier è davvero ostile ad Obama, cercando continue alleanze con paesi come libia e russia, mettendo in difficoltà le gia precarie relazioni che l’Italia ha nella nato.Ed è solo l’inizio. I temi critici riguardano le carceri, lo scudo fiscale, l’indebitamento pubblico, le riforme del lavoro, l’elezione diretta del premier, i rapporti con il quirinale, la riforma della giustizia.Ma so che molti sono più sensibili ai temi economici.Basti dire le coperture economiche non sono più materia parlamentare. Si va avanti per decreti e fiducia. La copertura economica per una proposta dipende dal potere del politico e i soldi stimati per un intervento saranno disponibi nel lontano 2011.bruno

  10. ” Secondo le leggi della fisica, studiando la sua conformazione fisica, il calabrone non può volare. ma lui non lo sa e vola lo stesso. “Qui:- potete fare tutto il chiasso che vi pare,- potete litigare fino all’inverosimile,- potete offendervi fin che volete,- potete farvi bannare per la vostra indubbiamaleducazione e sfrontataggine.Noto che molti, anche in tale sede, goderono alla sparizione dei comunisti…Siete contenti???Mo beccatevi sto mafiofascioleghismo antologico…Cosa aspettate a rendervi conto che siamo in pieno fascio lavato con perlana???Che ripristinino le camicie nere???Non contenti tendete pure a fascistizzare l’opposizione con la storiella delle persone al posto dei partiti, le ideologie sono morte, non ci sono più le mezze stagioni, gol sbagliato gol subito…Mò fatevi fare pure opposizione dal fascio molisano, dalle Fn fans o dal fascioqualunquista padrone di casa…e ridete, ridete alla scomparsa dei comunisti…Contenti voi!!!Una volta ti buttavano giù direttamente dal 4° piano della questura, ora ti fanno sudare persino il trapasso con la tortura. La nuova generazione di fasci col mito di Guantanamo.Da adesso a fare resistenza all’oggetto contundente c’è il vostro cranio…tanto i comunisti non li volete.Buon divertimento rivoluzionari del 21° secolo…

  11. Cari compagni : mettetevi il cuore in pace, berlusconi lo sopportere fino alla sua morte naturale..Andreina Orlandi=========================================Meno male! Pensavo fino alla fine della legislatura.Pace e Bene

  12. San Silvio da Arcore:nasce il 29 settembre 1936 in quel di Milano sotto il segno del Milan.la mamma vergine ed il padre sospettoso lo portano ad Arcore per farlo vedere alla folla festante che era in attesa da 150 anni del più grande presidente del consiglio………….. anche se a quei tempi non si sapeva bene cosa fosse, in quanto c’era un dittatore.il primo miracolo che fece fù quello di far camminare a piede libero Dell’Utri, che poi lo ricompensò creandogli un partito a sua immagine e somiglianza, il PDL, Partito Dei Latitanti.essendo però poco propenso al lavoro fisico, il nostro messia per la moltiplicazione dei pani e dei pesci, si rivolse ad un suo discepolo, tal Tremonti, per gli amici Tremorti.solo che il discepolo, invece che moltiplicare, ha diviso, infatti adesso siamo nella mirra, pardon, merda!altro miracolo la scacciata dei mercanti dal tempio, per portarli tutti in parlamento, dove potrà controllarli meglio per farsi gli affari suoi.riuscendo a distruggere da solo in pochi mesi quello che in molti hanno fatto in tanti anni, ha di diritto ricevuto la santificazione.il suo giorno sarà il primo aprile.amen.

Post Navigation