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E ORA UCCIDETECI PURE…La Camera dei Deputati approva la pregiudiziale di incostituzionalità della proposta di Legge contro l’omofobia: Binetti e “teodem” scatenati. Udc trionfante, PD nella bufera


E da oggi siamo anche anticostituzionali. Froci, lesbiche, travestiti, recchioni un po’ pedofili e anticostituzionali, puzziamo pure un po’ di zolfo, abbiamo la coda e le zampe da caprone. E possiamo anche essere uccisi. Di certo discriminati. Il rogo non è ancora previsto per legge, le fascine per prepararlo sono però già pronte. Grazie al Pd e soprattutto grazie alla deputata Paola Binetti, che stavolta, a differenza della votazione sullo scudo fiscale, era ben presente in aula, ben presente e pronta per l’affossamento della legge.
I fatti sono noti: l’Udc (a proposito: ma il Pd pensa ancora che si possa trovare una qualche forma di accordo politico con questo partito? Il Pd tutto intendiamo, non solo la Binetti…) ha sollevato in aula la pregiudiziale di incostituzionalità, dopo che la Camera aveva respinto il tentativo di rinviare la legge in Commissione. E, cosa più grave, per la quale pensiamo che in un Paese civile il partito di Casini dovrebbe delle spiegazioni e certamente delle scuse, molti esponenti dell’Udc, nei loro interventi, non hanno esitato accostamenti confusi – ma chiarissimi – con pedofilia, incesto, necrofilia e chi più ne ha più ne metta.
Questa travagliatissima proposta di legge, che aveva già subito mille limature, che così come era ci sembrava sì un importante passo avanti, ma che ci diceva quanta paura ha questo cattolicissimo Paese nell’affrontare certi temi, questa legge che insomma era davvero insufficiente, ebbene anche questa legge era troppo per Santa Romana Chiesa. Già il giorno prima, sulle pagine di Avvenire era partito l’ordine per i novelli crociati vaticani che siedono sugli scranni di Montecitorio di fermare quella scandalosa legge. E la legge è stata prontamente fermata.
Anche così muore la democrazia e porta con sé i ritagli di giornale dove si parla di aggressioni sempre più frequenti agli omosessuali e la formazione di una nuova etica tutta intrisa di disprezzo per la diversità, che si declini su piani sessuali, civili, etnici, religiosi, filosofici o semplicemente di pensiero. L’uniformità della moderna Italia berlusconiana e leghista è l’anti-etica dell’odio, del disprezzo e del più negletto dei campanilismi. E il Parlamento non fa eccezione e viene piegato da centro della vita di uno Stato libero nato con la Resistenza a fulcro di uno Stato illiberale, che considera “incostituzionali” quei diritti che non discendono direttamente dalla dottrina cattolica, dall’onniscienza pontificia, emanazione divina della sapienza dogmatica che, in quanto tale, sorpassa anche la Carta del 1948.
Nel lungo cammino di liberazione dal pregiudizio, gli omosessuali, tutto il movimento Lgbtq, hanno sempre dovuto dimostrare che essere diversi non era un disvalore, ma una ricchezza e che, in questo plusvalore, risiedeva una nuova armonia sociale che andava vissuta come elemento caratterizzante del futuro di tutte le generazioni. E hanno preteso, con forza di giustizia, che tutto ciò fosse trasversale a qualsiasi altra differenza, che rompesse le barriere dei confini politici, quelle delle bigotterie moralistiche di turno e il più grande stereotipo mai creato nella quotidiana pratica di denigrazione dell’omosessualità: la femminilizzazione dell’uomo e la mascolinizzazione della donna.
In realtà, non c’è nessuna sovversione di genere, neanche nei bisex, nei transgender e nei transessuali. Ognuno è ciò che percepisce, sente di essere e non ciò che dovrebbe invece diventare per via di una eterodirezionalità normalizzatrice che non fa onore a nessuno, tanto meno agli eterosessuali.
E ora arriva l’Udc, arriva questa destra e anche qualche settore del Pd a dirci che siamo immeritevoli di acquisire dei diritti, di avere una difesa legale nei confronti di chi ogni giorno ci insulta, ci deride e, peggio di tutto ciò, non ci considera e ci relega nel dimenticatoio, su una lastra di marmo fredda dove nessuno resiste in vita, dove a poco a poco muore e così non resta nulla, nemmeno una goccia di ricordo.
Da oggi questo Paese di certo è ancora un po’ più arretrato, esce dal consesso dei paesi civili per entrare tra gli stati teocratici. E ora uccideteci pure…

di Federica Pitoni e Marco Sferini

 

 

E ORA UCCIDETECI PURE…ultima modifica: 2009-10-15T08:11:37+02:00da casadelpopoloff
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13 Thoughts on “E ORA UCCIDETECI PURE…

  1. Solo una persona che conosce la povertà e gli stenti può essere tanto onesto. Questa è civiltàPasquale Ricci,disoccupato da cinque anni,sposato e padre di 2 figli, che vive con 400 euro al mese ha trovato 2.000 euro in strada, davanti all’ufficio postale, e li restituisce.“Ho pensato che chi aveva perso quei soldi potesse passarsela peggio di me” racconta l’uomo. In meno di mezz’ora le banconote sono tornate nelle tasche del legittimo proprietario, un pensionato di 75 anni.

  2. Davvero questo è un mondo dove comanda solo chi ha la faccia di merda!L’agricoltura italiana ha perso 2 milioni di ettari ! Migliaia di imprese chiudono ormai in agricoltura e allevamento. Non solo in Italia, ma in tutta Europa. Le proteste a Bruxelles sono ormai continue. Milioni di imprese sofferenti che non ce la fanno più.Ma la Comunità Europea continua a fare lo gnorri sui ricarichi spaventosi dei mediatori e su quanto poco viene pagato ai produttori mettendoli in ginocchio mentre i prezzi salgono senza controlli.Pur di non toccare le regole vampiriche di un mercato neoliberista, che ormai è fallito su tutto il pianeta, l’UE continua nella sua politica sciagurata di ignorare i grossi gruppi di speculatori e le caste parassitarie che affamano chi produce e fanno salire a prezzi esagerati i prezzi dei beni alimentari. Ma non tocca i ricavi smisurati dei grossisti e delle catene di grande distribuzione.L’UE prosegue una politica assistenziale assurda, sparge elemosine là dove dovrebbe cambiare le regole, e con le sovvenzioni nega proprio quel neoliberismo che intende difendere.Per questa cecità ideologica, che ormai è perversa, si apre un mondo in cui tutta l’agricoltura europea rischia di sparire, proprio quando la FAO chiede di aumentare agricoltura e allevamento del 70%.Oggi la Prestigiacomo, che è un ben strano Ministro dell’Ambiente, parla di “premialità di comportamenti virtuosi”. Una boiata pazzesca che sta alla pari con l’elogio di Tremorti al “posto fisso”.Si fanno rientrare i capitali sporchi della mafia e si spartisce con essa lo Stato con papelli imperativi, e poi ci si mette a parlare di “premiare i comportamenti virtuosi”?!?Davvero questo è un mondo dove comanda solo chi ha la faccia di merda!

  3. Vendola e Diliberto tornano nel Parlamento europeo, Accettati i ricorsi di SeL e Prc-Pdci dal Tar LazioAccettati i ricorsi di SeL e Prc-Pdci dal Tar Lazio: la decisione ora spetta alla Corte CostituzionalePerderebbero i due seggi la Lega Nord e l’Italia dei ValoriIl presidente Vendola al comizio di chiusura della campagna elettorale nelle ultime elezioni europeeProbabile l’entrata in Parlamento europeo di Nichi Vendola e Oliviero Diliberto. Il Tar Lazio sezione due bis ha infatti accettato i ricorsi di Sinistra e Libertà e Rifondazione Comunista-Comunisti Italiani e rinviato la decisione alla Corte Costituzionale. Se accettati, verrebbe a cambiare la composizione della delegazione italiana in Europa. E, soprattutto, la sinistra cosiddetta ‘radicale’ tornerebbe in un’assemblea legislativa. Uno dei due seggi, dunque, spetterebbe al presidente della Regione Puglia Vendola.Si legge in una nota del movimento del governatore che i ricorsi, firmati dagli avvocati Besostri e Di Raimondo per SeL e dall’avv. Crapolicchio per Prc-Pdci, sostanzialmente chiedevano l’elezione di parlamentari di liste che “pur non avendo raggiunto il 4% di sbarramento nazionale, avevano una cifra elettorale superiore ai resti delle liste ammesse”. E se la Consulta dovesse accogliere i due ricorsi, i primi a scattare sarebbero proprio il governatore pugliese e Oliviero Diliberto.“A difendere lo sbarramento”, è scritto nella nota, “sono solo Lega Nord, Pd e Italia dei Valori. Sembra politicamente debole l’argomentazione secondo la quale lo sbarramento avrebbe provveduto a eliminare la proliferazione di piccoli partiti. L’attuale legge elettorale, infatti, ha eliminato dal parlamento liste come SeL, Radicali, Rifondazione e Mpa che hanno raccolto piu’ di 3 milioni e 500mila voti, cioè di 500mila voti superiori alle popolazioni di Luxemburgo, Slovenia, Malta ed Estonia che invece hanno eletto 23 europarlamentari”.L’accoglimento comporterebbe la perdita di un europarlamentare nella circoscrizione III dell’Italia centrale per la Lega Nord e di un altro dell’Italia dei valori nella circoscrizione V dell’Italia insulare.

  4. Stress psicofisico per Marrazzo,30 giorni di riposo! quasi quasi ci vado ache io, a trans! però mi devono garantire i 30 giorni di mutua…non vorrei che fosse un pericoloso precedente, che diventasse malattia sociale, e che le “inculate” vengano prese di mira dal brunetta, sempre in cerca di lavativi”

  5. mi vergogno come italiana,di appartenere a queste correnti politiche.Non c’è piu’ serieta’….da parte dei politici,che dovrebbero dare impronta di serieta’. Con questa ultima notizia, la politica è caduta molto in basso…..

  6. Il 2 Novembre, tradizionalemente definito, dalle mia parti, come “O’ iuorne re muorti” ( Il Giorno dei Morti) è una ricorrenza densa di significati religiosi, che si fondono con antichi riti e credenze popolari.Prima di tutto è la festività che la Chiesa cattolica dedica alla “Commemorazione dei defunti”.Ma la festa ha origini antiche, che uniscono paesi lontani ed epoche diverse. La nascita di questa ricorrenza e, soprattutto, la data del festeggiamento, il 2 novembre, non sono casuali.Questa data sembra riferirsi al periodo del grande Diluvio di cui parla la Genesi, il Diluvio per cui Noè costruì l’arca che, secondo il racconto di Mosè, cadde nel “diciassettesimo giorno del secondo mese”, che corrisponderebbe al nostro novembre.La Festa dei Morti nacque dunque in “onore” di persone che Dio aveva distrutto, per esorcizzare la paura di nuovi eventi simili. Da qui in poi la storia, che è ovviamente sospesa tra religione e leggenda, diventa più chiara.Il rito della commemorazione dei defunti sopravvive alle epoche successive soprattutto nell’antica Roma:Il tempo dedicato al ricordo ed alla commemorazione dei morti non era, come oggi, il primo giorno di novembre ma durava un’intera settimana nel mese di febbraio, che era l’ultimo mese del calendario romano ed era il mese della purificazione. Una delle convinzioni tradizionali era che le fave nere contenessero le lacrime dei trapassati ed erano quindi l’alimento più emblematico di questa tradizione. Secondo Pitagora le fave nere celavano al loro interno le anime dei defunti, dobbiamo quindi interpretare il cibarsi di fave come un’ingestione dello spirito dei cari estinti. Le fave nere erano anche utilizzate per diversi rituali: per implorare la pace ai defunti consisteva nello spargere questi legumi sulle tombe; erano anche considerate “scaramantiche” si usava gettarsele alle spalle pronunciando le seguenti parole: “con queste fave, redimo me stesso ed i miei cari”.Durante il periodo dedicato ai defunti si organizzavano veri e propri banchetti che comprendevano le fave nere, esse venivano anche date ai poveri, che le consumavano crude, mentre i nobili le cuocevano con diverse e trazionali ricette con salumi e formaggiInoltre svolgevano delle processioni indossando della maschere di cera raffiguranti le fattezze degli antenati defunti.Un rito che voleva significare la compenetrazione totale tra il mondo dei vivi e quello dei morti.Non c’era l’uno senza l’altro.Tutt’ora un motivo ricorrente, nelle tradizioni popolari della festa dei morti, è la credenza che in questo giorno i cari scomparsi tornino a farci visita sulla terra. Per questa ragione, i riti di commemorazione hanno assunto in tutta Italia significati e finalità simili: accogliere, confortare, placare le anime degli avi defunti.Mia nonna ( originaria della Costiera Amalfintana) era solita, nella notte tra il primo e il 2 Novembre, lasciare una brocca d’acqua fuori la finestra o un balcone, in modo che le anime del purgatorio potessero soddisfare la loro sete, almeno per una volta.Inutile dire che la cosa mi affascinava e spaventava allo stesso tempo.Nascosto sotto le coperte immaginavo un fantasma vestito di bianco e dai capelli corvini sostare fuori dalla mia finestra mentre portava alla bocca la fantomatica brocca.Figura mirabile e terribile allo stesso tempo.In Trentino le campane suonano per molte ore a chiamare le anime che si dice si radunino intorno alle case a spiare alle finestre. Per questo, anche qui, la tavola si lascia apparecchiata e il focolare resta acceso durante la notte.In Piemonte e in Val D’Aosta le famiglie lasciano la tavola imbandita e si recano a far visita al cimitero. I valdostani credono che dimenticare questa abitudine significhi provocare tra le anime un fragoroso tzarivàri (baccano).Nelle campagne cremonesi ci si alza presto la mattina e si rassettano subito i letti affinché le anime dei cari possano trovarvi riposo. Si va poi per le case a raccogliere pane e farina con cui si confezionano i tipici dolci detti “ossa dei morti”.In Liguria la tradizione vuole che il giorno dei morti si preparino i “bacilli” (fave secche) e i “balletti” (castagne bollite). Tanti anni fa, alla vigilia del giorno dedicato ai morti i bambini si recavano di casa in casa per ricevere il “ben dei morti” (fave, castagne e fichi secchi), poi dicevano le preghiere e i nonni raccontavano storie e leggende paurose.In Abruzzo, oltre all’usanza di lasciare il tavolo da pranzo apparecchiato, si lasciano dei lumini accesi alla finestra, tanti quante sono le anime care, e i bimbi si mandano a dormire con un cartoccio di fave dolci e confetti come simbolo di legame tra le generazioni passate e quelle presenti.

  7. Crocifiggiamo la Gelmini… e per favore non mi denunci, la mia vuole essere una crocefissione metaforica, in onore alla sua beata ignoranza.Io, di mio, non sono contraria ai simboli religiosi, tant’è che da anni ho la foto di papa Benedetto icsvui affissa in una parete del bagno. Per me i crocefissi potrebbero stare benissimo dove stanno, sempre che le pareti della scuola siano abbastanza solide da reggerne il peso. Ho visto cose peggiori appese in certe pareti, ve lo posso garantire. Il quadro del Sacro cuore di Gesù, con lampadina e interruttore che mia nonna teneva sopra il letto, per esempio. Indescrivibile.Se fossi cattolica, chiederei alla gelmini di definire meglio il concetto di “tradizione”. Davvero ella crede che sia semplicemente un’usanza ormai acquisita, esporre nelle scuole il crocefisso? Se così fosse ci ritroveremo ad avere le aule delle scuole piene di ferri di cavallo, cornucopie, cornetti di corallo appositamente fatturati da Ciciriello o’mago di Pozzuoli.Il fatto che sfugge alla ministro della distruzione, è che il simbolo religioso è qualcosa che dobbiamo al Concordato tra Stato e Chiesa, ossia quella sorta di contratto capestro che mussolini firmò illo tempore, e che non si capisce come venne anche ripreso dalla Costituzione Italiana. In merito alla religione, infatti, soltanto nel 1984 si mise mano agli articoli interessati, eliminando il concetto che la religione cattolica fosse la religione di stato, ma questa concessione che la chiesa fece all’epoca a bettino craxi, ci costò l’invenzione del pizzo dell’8 per mille.Pertanto l’obiezione che il crocefisso nelle aule scolastiche sia semplicemente “una tradizione” non può far altro che sottolineare, ancora una volta, quanto sia profondo il pozzo dell’ignoranza del ministro all’istruzione, e che forse sarebbe il caso che cambiasse mestiere.

  8. Anche gli atei pagheranno ….altro che inferno ci toccherà.Luigi Tosti,il giudice che sì rifiutava di celebrare udienze in un’ aula dove era presente il crocifisso,venne accusato e giudicato per interruzione di pubblico servizio e omissione di atti d’ufficio dalla Corte di appello dell’Aquila.Avete letto bene.La Corte d’ Appello dell’Aquila condannò il Tosti a ben “sette mesi di reclusione e a un anno di interdizione dai pubblici uffici”.##Naturalmente,essendo il Tosti tosto,fece appello in Cassazione.Nel Febbraio scorso,la sesta sezione penale della Cassazione,sentenzio che:”Il fatto non sussiste”.Dissero che il Tosti nel rifiutare di celebrare udienze in un’aula dove era presente il crocifisso non commetteva alcun reato.La Cassazione però non disse e neppure consigliò di:”Togliere i crocefissi da tutte le aule dei Tribunali,come avrebbe,potuto e dovuto dire”.####°°°°°°°°°°°E…anch’io…pago!!!!!!°°°°°°°°°Una cosa di cui pochiSSSimi “cristiani han parlato oggi é che la sentenza di Strasburgo,prevede che alla signora che ha citato in giudizio lo stato italico/padaGn/insulare abbia 5.000,00 euro “per danni morali”.Non solo.Se il popolo italico/padaGn/insulare non sì affretterà a togliere “quei pezzi di legno” dalle pareti delle aule scolastiche lo Stato dovrà pagare una multa.((( Lo Stato siamo NOI! )))###A proposito di multe.Ad oggi,per Rete 4,che ha “rubato” ad altri le frequenze,dobbiamo pagare alla comunità europea una multa:490,7 milioni.Se andrà così anche per i crocefissi……..altro che inferno ci toccherà.Cam.(L’inviato che non vuole pagare multe)P.s.Minchia signor tenente,ora i soliti personaggi loschi,ma “benefattori” possono riunirsi in un associazione “NO Profit” e,dopo averla denominata “Noi per voi..Voi per noi”,denunciare lo Stato per “la presenza inopportuna” dei crocefissi richiedendo il giusto riconoscimento per i danni morali patiti?

  9. Penso agli eroi di Cefalonia, della repubblica di Montefiorino, e tutti gli altri che si sono immolati per ideali di Onestà, Libertà, Democrazia, un’Italia migliore ! Si staranno rivoltando nelle loro fosse comuni nel vedere di quale Italia si sono resi artefici !

  10. CODA DI PAGLIALa tragica agonia di Stefano Cucchi si era appena conclusa. Il suo corpo era stato sottoposto all’autopsia, dalla quale emergevano – inequivocabili – i segni di un brutale pestaggio. Le immagini del suo volto tumefatto e deformato parlavano del resto da sole. Nessuna inchiesta era in quel momento aperta, nè lo sarebbe stata se non si fosse imposta la tenacia dei familiari, di una sorella per nulla disposta a piegarsi alle reticenti, grottesche spiegazioni di quanti, in quei giorni, ebbero Stefano nelle loro mani. Lo stagno si sarebbe richiuso se anche questa volta, come tante altre, la stampa – e Liberazione che ne parlò per prima – si fosse lasciata distrarre o depistare. Eppure, già in quelle ore, con la rapidità con cui si infiamma una coda di paglia, il ministro La Russa – senza nulla sapere – scagionava i carabinieri, sulla parola, da ogni responsabilità. Ma il caso montava, inesorabilmente. E La Russa taceva. Era invece costretto a parlare l’altro ministro, quello della giustizia, Angelino Alfano, il quale, riferendo al Senato, dopo aver ammesso che il ragazzo «non doveva morire», ha subito fatto propria la tesi secondo cui sarebbe stato Stefano stesso a rifiutare idratazione e alimentazione, trascurando di riferire ciò che emerge dai referti infermieristici e cioè che Stefano si opponeva perchè pretendeva – come suo diritto – di parlare prima con l’avvocato di fiducia, negatogli sin dall’inizio. Non una parola sulle botte, solo un invito alla magistratura a procedere celermente. Ora, la commissione di indagine del Senato presieduta da Ignazio Marino rivela che quando Stefano Cucchi fu consegnato al carcere di Regina Coeli portava già le «lesioni gravi» che l’esame autoptico avrebbe poi rilevato. Eppure La Russa ancora tace. A lui interessa soltanto la difesa ad oltranza della Benemerita: non del corpo, ma di ogni suo singolo membro. Sempre e comunque. A dispetto della verità e della giustizia, concetti relativi. E sacrificabili.

  11. La Ballata di Minzolin :”Minzolin, Minzolin, viva Minzolin! Assomigli a tutti noi, sei furbo e birichin e perciò noi gridiam, viva Minzolin! Solo tu – Minzolin! – puoi capir – Minzolin! i mille e mille sogni di un bambin, ah! ah! ah!In risposta all’editoriale del direttore del TG1 con cui ha dato voce alle pretese del premier della destra sostenendo che “l’abolizione dell’immunità parlamentare è stato un vulnus alla Costituzione e c’è da auspicare che sia sanato”, mi vedo costretto a riprendere i profondi concetti già pubblicati in un precedente editoriale.Con la speranza che gli stessi vengano percepiti dall’interessato e dai suoi sponsor.In caso contrario, sono pronto a fornire adeguate fonti di studio e di analisi sul tema. (es. “Il Manuale delle Giovani Marmotte”)Ecco il mio editoriale:”Minzolin, Minzolin, viva Minzolin! Assomigli a tutti noi, sei furbo e birichin e perciò noi gridiam, viva Minzolin! Solo tu – Minzolin! – puoi capir – Minzolin! i mille e mille sogni di un bambin, ah! ah! ah! Noi gridiamo in coro, evviva, evviva, urrà, sì, sì! Minzolin, Minzolin, viva Minzolin! Che fa sempre divertire i grandi ed i piccin e perciò noi gridiam, viva Minzolin! Solo tu – Minzolin! – puoi capir – Minzolin! i mille e mille sogni di un bambin, ah! ah! ah Noi gridiamo in coro, evviva, evviva, urrà, sì, sì! Minzolin, Minzolin, viva Minzolin! Su venite a far baldoria insieme a Minzolin, anche noi, come voi, canterem così. Come noi bambini, tu sei tanto piccolin, Minzolin, Minzolin, viva Minzolin!”

  12. Soppressione in Finanziaria dello stanziamento per la fornitura gratuita dei libri di testo alle elementari: E’ Assolutamente asssssssssssurdo!!! Perchè non abbligate a comprare anche il grembiulino Versace…La possibile soppressione in Finanziaria dello stanziamento per la fornitura gratuita dei libri di testo alle elementari è definito dal segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, definisce “un ennesimo attacco alla scuola pubblica”.”In Finanziaria non ci sono le risorse da trasferire ai Comuni e dunque su questi ultimi, sulle loro casse, ricadrà l’onere della spesa per i libri scolastici. Ma poiché, come si sa, i Comuni non hanno sufficiente denaro, si rischia – dice Pantaleo – di perdere la gratuità di un servizio finora garantito”.Nel chiedere il ripristino in Finanziaria delle risorse necessarie, il segretario della Cgil Scuola osserva che questa vicenda “si inserisce in un’opera di demolizione della scuola pubblica avviata già con il mancato finanziamento alla scuola per la gestione ordinaria”. “Si va disperdendo il concetto di gratuità dell’istruzione e tutto ciò finirà per gravare sulle famiglie, con conseguenze molto pesanti sui loro bilanci considerando la crisi economica che ancora attanaglia il Paese”.

  13. E’ probabile che la mafia abbia capito di essere stata presa in giro da berlusconi e company e stia passando ai fatti1) quando presero toto’ riina (per fare un esempio) gli trovarono qualche miliardo in lire e si parlo’ del “tesoro della mafia” quando si sa che la mafia fattura in miliardi di euro (migliaia di miliardi di lire) al mese, denaro che qualcuno incamera, questo fa supporre a un altro livello mafioso, quello dei “colletti bianchi”.2) se la mafia non avesse connivenze con la politica, verrebbe debellata in poco tempo.3) i punti 1 e 2 portano a dire che appunto esiste un livello mafioso che coinvolge politica, capitalismo d’assalto etcetc, strati della borghesia in generale e alti livelli della chiesa cattolica.4) quindi i vari riina, bontade, provenzano etcetc. altro non erano e sono la manovalanza che si spartisce le briciole. cioe’, erano utili per fare il lavoro sporco e nascondere cosi’ i veri destinatari dei frutti del potere mafioso.5) con le leggi che questo governo ha fatto e si appresta a fare (intercettazioni, riforme varie della giustizia, controllo dei media, leggi varie sulla privacy etcetc.) gli alti esponenti della scoieta’ malavitosa non avranno piu’ bisogno di qualcuno dietro cui nascondersi, il lavoro sporco lo potranno fare direttamente loro.6) la mafia quindi come si e’ sempre conosciuta e’ destinata a scomparire, praticamente perche’ sara’ lo stato stesso a essere mafioso e a spartirsi il denaro e il potere pubblico e privato come piu’ gli aggrada.7) questo vuol dire che i nostri politici hanno fregato la mafia, l’hanno usata e adesso la stanno scaricando addossandole poi tutte le colpe.p.s. ricordo che riina poco tempo fa durante un interrogatorio fece capire proprio questo.

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