denunzia dep carabinieri.jpge663d948c43cc770ae406f64c8429856.jpg Ennesimo vile attacco alla sede del partito della Rifondazione Comunista di Francavilla Fontana.

Il gesto vandalico ma di chiara genesi politica e di chiara matrice, segue i precedenti nove  episodi ai quali purtroppo non è seguita alcun riscontro né individuazione dei soggetti responsabili.

Appare arduo non ricollegare tale episodio al ruolo attivo, all’impegno ed alla battaglia politica e sociale che il partito della Rifondazione Comunista ha sempre svolto in questi anni e, in modo particolare, impegnata attivamente a fianco di coloro, associazioni e forze dell’ordine, che hanno ottenuto il sequestro della locale discarica.

Stefano Voccoli capogruppo PRC consiglio comunale Emanuele Modugno Segreteria provinciale PRC

ennesimo vile attentato alla sezione di rifondazioneultima modifica: 2007-11-17T11:15:00+01:00da casadelpopoloff
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18 Thoughts on “ennesimo vile attentato alla sezione di rifondazione

  1. Tutta la solidarietà al segretario e agli iscritti del PrC per questo atto di violenza contro il quale non si può che reagire con unanime sdegno e con ferma condanna. Sergio TataranoAssociazione Luca Coscioni-Cellula Francavilla FontanaMembro direttivo Associazione radicale Diritto e Libertà

  2. Care e cari compagni , sono rimasto profondamente turbato e colpito dalla notizia del grave attentato alla nostra sezione vi abbraccio e vi esprimo la piu’ vera solidarietà.

  3. Caro Emanuele Modugno,non ti conosco direttamente, ma voglio esprimere a te, a Stefano Voccoli, alle compagne e ai compagni del PRC di Francavilla Fontana il mio incoraggiamento a continuare l’attività politica, culturale e sociale.L’attentato che ha colpito la sede del PRC di Francavilla Fontana mi sembra sia una reazione non solo fascistoide ma anche e soprattutto mafiosetta dopo che è stato ottenuto il sequestro della locale discarica.Non conosco a sufficienza la situazione in cui vivete e lottate, ma credo fermamente che il vostro impegno debba essere considerato un buon esempio per chiunque abbia a cuore la giustizia sociale, il rispetto ecologico dell’ambiente, la democrazia partecipativa e la libertà nel nostro paese.Un forte abbraccio (anche da parte dei soci della cooperativa sociale e integrata -che svolge attività educative a favore di soggetti svantaggiati- in cui lavoro a Roma come tecnico informatico).Sandro Padula

  4. No ho parole per il vile gesto intimidatorio, ma alcune considerazioni vanno fatte:in un solo mese i compagni e compagne del Prc, hanno organizzato una ottima iniziativa con il presidente della comm antimafia, aprono un blog abbastanza partecipato, 3 sono promotori di una interrogazione parlamentare a difesa del diritto di espressione del prof. Trisolino e contro la dittatura dei presidi nelle scuole,4 sono protagonisti insieme al comitato contro la discarica(e ottengono importanti risultati) in una importante lotta contro interessi inconfessabili, 5 mettono le basi insieme a Sinistra democratica PDCI e VERDI per la futura sinistra francavilleseMi pare che ci sia materiale e lavoro che altri svolgono in non meno di una intera legislatura.Non vi pare che state esagerando?Certe cose non avvengono mai per caso, Coraggio compagni respingiamo questi attacchi fisici morali e verbali. Con le azioni politiche che vi hanno e ci hanno,da sempre contraddistinto, capisco il vostro stato d’animo ma ……..HASTA LA VICTORIA!!!!

  5. La notizia dell’ultimo infame e servile attacco alla nostra sezione mi è arrivata a Genova prima che partisse la manifestazione di ieri in memoria di Carlo Giuliani. Riesco, pertanto, solo ora a scrivere poche righe su questa triste vicenda.Comincio, innanzitutto, col ringraziare di cuore la giornalista Sonia Gioia, che ha voluto dedicare un lungo articolo sul numero di oggi di “Senza colonne” (e l’invito a tutti i compagni è quello di leggerlo, perché presenta un’accurata documentazione dei fatti) all’attacco materiale di cui è stato oggetto il nostro circolo. Ringrazio anche tutti i compagni che, su questo blog o altrove, hanno voluto esprimere il proprio sconcerto davanti alla notizia.Fin qui i ringraziamenti.Voglio, però, anche e soprattutto, sforzarmi di capire il perché di tutto ciò e fare le conseguenti riflessioni.Rifondazione Comunista ed i Giovani Comunisti svolgono da anni nel paese un duro compito, quello di denunciare ogni sorta di problema o di illegalità, più o meno diffusa. A rendere arduo questo compito non è la mancanza di materiale o di problemi, che anzi non si riesce mai ad affrontarli tutti, ma la nostra forza, una forza che anche avendo il vantaggio e la carica dei nostri ideali duri a piegarsi davanti al più vile degli attacchi, è pur sempre una esigua forza se considerata numericamente. La nostra voce, piccola e pericolosa nella realtà in cui viviamo, la si cerca di strozzare, di demonizzare e, se non ci si riesce, si cerca anche di attaccarla con la violenza.Sotto questo punto di vista il passo dalle parole alle azioni è più breve di quanto si creda. Si comincia con gli attacchi verbali, col filosofeggiare dei vari intellettualoidi di turno sul nostro operato, sulle nostre parole, sul parlarci addosso di quei quattro gatti che ci accusano di essere; si comincia così. Si getta merda sull’avversario quando ci si sente in difficoltà, quando ci si rende conto che le acque si stanno muovendo un po’ troppo sotto il limpido e sempre sereno cielo francavillese; si avverte il bisogno di denigrarci allora, magari usando anche maniere vellutate e belle parole.Ci si sente autorizzati ad offendere e ad attaccare, in nome della propria pacatezza e alta moralità fintamente libera da vincoli ideologici. Lo sappiamo, ne abbiamo avuto l’ennesima prova. C’è un sottile filo rosso che congiunge la politica del malaffare, l’illegalità diffusa, le voci pronunciate dai pulpiti della moderazione politica, l’indifferenza di molti cittadini davanti ad una sezione sfasciata e circondata da carabinieri; questo filo finisce a nodo proprio sulla soglia di una porta distrutta, la porta del nostro circolo. Quel filo è il filo della complicità, della vigliaccheria e dell’infamia. E’ il filo del servilismo ai servi dei servi di un potere poco sereno.Chi cerca di fermare così la nostra attività deve, però, ricredersi. Deve fare i conti col nostro coraggio, o meglio col coraggio delle nostre idee, dure a morire o a farsi intimorire, ricche della forza di chi sa di stare nel giusto.

  6. E’ sconcertante che in una città di 40.000 abitanti in pieno centro a due passi dalla piazza centrale dove è sempre pieno di gente, accada un tale episodio. Sicuramente e personalmente dal 2004 anno in cui per la prima volta ho aderito al Partito della Rifondazione Comunista questo increscioso e vile atto non è il primo e prima che io aderissi al P.R.C. si sono verificati altri fatti di questo livello sempre e solo mirando alla sezione. E’ SICURAMENTE VERO che la sezione di Rifondazione a Francavilla è attiva, presente, fà riflettere e non scarterei l’ipotesi discarica per questo “attentato” in quanto dopo il sequestro della discarica Rifondazione nel suo piccolo ha ottenuto un altro mattone per costruire la “sua” Francavilla, una Francavilla senza pregiudizi senza favoritismi ed endomatiche vicessitudini dei padroni. La venuta del presidente della commissione antimafia, la lotta a favore di Clementina Forleo,la nascita di un blog, l’adesione all casa del popolo per rafforzare la sinistra francavillese, l’opposizione ambientalista alla discarica e semplicemente il rinnovo giornaliero della bacheca al di fuori della sezione con tanto di notizie e contro-notizie fanno parte della quotidianità di questa sezione e del movimento che internamente si è venuto a creare. NON MOLLIAMO MAI COMPAGNI PER NOI STESSI , PER I NOSTRI IDEALI E PER LA FRANCAVILLA CHE NOI VOGLIAMO!

  7. Voglio ringraziare le e i compagni per le belle parole che sul blog e anche di persona mi hanno manifestato.Non vi nascondo che ieri mattina, alla vista di quello scempio, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata quella di abbandonare.Il solito attaccamento e le vostre parole, hanno riacceso in me quel minimo di passione necessario per andare avanti.Grazie.

  8. Eravamo sul treno per Genova. Si sa come sono queste cose: circa mille persone ammassate su un carro merci. Quindi le condizioni psico-fisiche ve le lascio immaginare. Come se non bastasse, intorno alle 10 ci arriva una telefonata del compagno Emanuele: “hanno sfondato la sezione, sono entrati dentro”. Ammetto che questa notizia mi ha rovinato la giornata. Certo, non è la prima volta e ci siamo quasi abituati ad atti di questo genere in risposta a iniziative politiche importanti in contenuti e partecipazione. Però ogni volta è sconfortante, soprattutto se si considera che, come per gli altri attentati (e ormai ho perso il conto), dopo la denuncia non succede mai niente. Questa gente che, secondo me, è sempre la stessa, continua ad agire indisturbata da quasi dieci anni. Ed è proprio questa la cosa che fa più rabbia, perché questi sono atti di vero e proprio terrorismo il cui scopo è la cessazione dell’attività di opposizione che il PRC svolge a Francavilla. Mi chiedo come si possa non essere intolleranti nei confronti di questi balordi che hanno a che fare più con la delinquenza che con la politica ma spesso queste due cose, in materia di smaltimento dei rifiuti ad esempio, coincidono.Esprimo tutta la solidarietà ai compagni e alle compagne e al segretario e, capendo il loro stato d’animo, li esorto (e comprendo anche me) a continuare l’attività politica perché, se la risposta è questa, vuol dire che abbiamo più di qualche ragione nelle nostre denunce.

  9. Sono solidale con voi per tutti gli ignobili attacchi che sistematicamente ricevete per portare avanti degli adeali e le battaglie politiche per i francavillesi.Continuate per questa strada! …significa che avete colpito nel segno….!

  10. Emanuè, l’idea di abbandonare non dovrà mai più sfiorarti. Questo è quello che vogliono gli altri, non quello che ti chiediamo noi.I compagni conoscono bene il tuo impegno, tutto quello che fai, la passione con cui sai organizzare il tuo e il nostro lavoro, un lavoro ininterrotto, mattina e sera, estate e inverno. Viviamo la politica in maniera diversa dagli altri, a volto scoperto, con scritti i nostri nome e cognome. Siamo gli unici a fare questo a Francavilla e tu sai anche perché: lo facciamo perché lo sentiamo dentro quel grosso bisogno di cambiare la nostra terra, la nostra società, la nostra vita.Ci ritroviamo sempre nel nostro partito a dibattere, scherzare e arrabbiarci, sapendo distinguere i vari momenti, lottando e denunciando ciò che non va, ma anche solo vedendoci per il semplice piacere di stare insieme scherzando, magari con una birra (che non manca mai) in una mano e una sigaretta tra le dita dell’altra.La nostra condanna, lo sappiamo bene, è quella di essere sempre nel mirino, ma per noi non è un problema. Sappiamo che molte persone ci odiano. A loro risponderemo con la stessa arma: l’odio.L’odio non è vendetta.Noi odiamo determinate cose, le odiamo maledettamente; odiamo l’ingiustizia, l’illegalità, odiamo le discriminazioni, la corruzione, gli abusi. Se non fossimo capaci di odiare, non riusciremmo mai ad amare. E allora vale la pena di odiare. Ne sentiamo il bisogno e con noi lo sentono gli ultimi, gli sfruttati, quelli che non ce la fanno.Continueremo a lottare in nome dei nostri ideali, gli ideali a cui tu hai sempre prestato fede e che nessuno potrà mai minacciare.“Non so bene, non so diredove nasca quel calore,ma so che brucia,arde e freme.Trasforma la tua vita.No, tu non lo puoi spiegare.È una sorta di apparente illogicità.Ti fa vivere una vitache per altri è assurdità, ma tu fai la cosa giusta,te l’ha detta quel calore.Ti brucia in petto. È odio mosso da amore.”(99 POSSE)La conosci bene questa canzone.

  11. credo che lo stato d’animo di emanuele sia comprensibile,quello che è successo sconforta tutti noi.ma dopo tanti anni in cui abbiamo dovuto sopportare di tutto, sopporteremo anche questo. ma una cosa è certa non ci piegheremo mai, lotteremo sempre. questa gente è semplicemente gente vile. noi quando vediamo quello che non và in questo paese lo denunciamo, sia con la bacheca con la stampa o alle autorità competenti, ma non scendiamo mai ai loro stessi livelli attentando alle loro sezioni. questa gente io li definirei bestie perchè per sentirsi più forti azzannano, non sanno parlare, discutere, confrontarsi. alla fine però mi fanno pena chi si comporta così sono rifiuti della società, e forse questa è stata la causa scatenante per merito nostro è stata sequestrata la loro casa.

  12. Cari amici e, per chi non si vergogna, cari compagni.Mi perdonerete se non mi lascerò scappare l’occasione di trascrivere l’ultimo post a me diretto e composto da una Giovanna in grande spolvero: “cari compagni cosa ne dite se ignorassimo completamente gli interventi del signor sergio tatarano? è semplicemente CAPACE SOLO DI CRITICARE non sa fare altro, credo che sia una PERSONA FRUSTRATA non riuscendo a integrarsi e confrontarsi. gestiva il blog di centopassi e lo FECE PRECIPITARE NELLA BASSEZZA più assoluta con le SUE PROVOCAZIONI, il mio consiglio è di IGNORARLO alla fine si stancherà di parlare da solo e forse allora dirà qualcosa di più costruttivo. non colgo la provocazione di ignorare raffaele anzi ti consiglio caro sergio di fare tesoro su tutto quello che scrive perchè IMPARERSTI a vedere il mondo in tutti i suoi colori”. Giovanna non è nuova a queste performance pregevoli e molto rispondenti a principi costruttivi, volti a far salire vertiginosamente il livello di discussione. Pertanto, sarà lieta di sapere che nessuno, nemmeno uno di quelli che lei chiama fascista, mi ha mai apostrofato con queste parole. Il SUO problema è che io do corpo alla SUA violenza (verbale, per carità!), al SUO odio, al SUO essere inoffensiva, espresso magnificamente con l’impotenza delle SUE parole. Poi abbiamo tale Raffaele che, con quale arguzia, scrive testualmente: “C’è un sottile filo rosso che congiunge la politica del malaffare, l’illegalità diffusa, le voci pronunciate dai pulpiti della moderazione politica”, oppure “Si comincia con gli attacchi verbali, col filosofeggiare dei vari intellettualoidi di turno sul nostro operato”, o ancora “Quel filo è il filo della complicità, della vigliaccheria e dell’infamia. E’ il filo del servilismo ai servi dei servi di un potere poco sereno”. Al di là delle frasi vuote, trite e ritrite, mi piacerebbe sapere a chi e a cosa il caro compagno si riferisce, perché certe frasi sibilline vanno scritte assumendosi la responsabilità di ciò che si scrive, un po’ fanciullescamente: costui sente addirittura il bisogno di creare un filo logico tra le mie parole (visto che non vedo altra voce che si sia levata in disaccordo e che abbia resistito in questo blog, rappresentate infatti una nuova forma di blog, l’unico che punta ad allontanare i visitatori!!) e l’attentato alla sede di PrC?! Attentato che, non sarà difficile notare, sono stato il primo (qui in alto) a condannare e per compiere tale gesto non ho avuto alcuna difficoltà. Questo solo perché la mia guida è la libertà, non mia, ma degli altri, del fascista e di quello che vanta la patente (da chi viene rilasciata?) di antifascista (come quando intervenni, unico a Francavilla, in difesa di tutta la sede del PrC dove era stato affisso un manifesto a favore dei pacs che la Chiesa locale voleva far rimuovere). E figurarsi per un gandhiano come me quale difficoltà ci potrà mai essere in un gesto simile?! Piuttosto credo che in caso contrario, ne avresti un po’ più tu, caro Raffaele, che citi niente meno che i 99 posse, noti per la loro nonviolenza e per l’amore della libertà altrui, stile Voltaire. E chi è più violento di chi risponde ad una osservazione (la mia tale era) profferendo le più inaudite offese nei confronti di una persona che cerca solo di stabilire un dibattito?! Almeno una risposta costruttiva la meritavano i lettori. Invece no. Vabbeh.In conclusione, ciò che mi pare di capire ( e mi preoccupa) è che alla sequela di insulti e di incitamento al rogo, non si è levata neppure una sola voce “organica” a questo sito, anzi a questa riserva, in difesa non mia ma della libertà di espressione, di partecipazione e di confronto.Questa è la vostra idea di libertà.Sergio Tataranoassociazione Luca Coscionimembro direttivo “Diritto & Libertà”

  13. non ti sentire un perseguitato politico, anche perchè non lo sei, se ci sono dei perseguitati quelli sono i compagni del PRC, (vedi sopra).tu caro sergio, probabilmente hai tanti pregi, ma un limite: stavamo discutendo di attentati ed esce la tua persecuzione, parlavamo di libertà nella scuola, (a proposito di trisolino,) e di nuovo ecco si riparla della tua persecuzione,se ti sentissi un po’ meno al centro del mondo?con affettoALFIO

  14. Caro Alfio, tento modestamente di riportare la discussione nell’ambito che mi interessa. Quando, per la prima volta, ho scritto un appello a proposito di droga su questo blog, chiedendo di aprire un dibattito insieme a me con le istituzioni, mi pare che la cosa non vi abbia interessato molto. Anzi! Proprio tu sei stato il primo a rispondermi, direi in maniera un po’ banalotta e con argomenti da bar dello sport (“noi non abbiamo avuto mai rapporti con Berlusconi…” solo noi abbiamo sangue pulito, ergo, tu non hai diritto di parola). Dopo ciò, nel dibattito sulla scuola, sono intervenuto per, oltre a chiedere a voi di farvi “conoscere” senza respingere l’avversario, proporre un sistema che a mio avviso potrebbe avere un ritorno positivo sull’impegno dei docenti, ossia una retribuzione commisurata al rendimento degli stessi, ma la risposta è stata (non so perché) nella sequela di insulti alla quale nessuno di voi si è sottratto, addirittura qualcuno creando un pericoloso (quanto contorto) filo logico tra l’attentato alla sede del PrC e le mie critiche politiche. A dir poco farneticante. Ora: può darsi che io mi senta un perseguitato, che abbia le manie di grandezza, ma possibile che nessuno mi abbia dato una risposta diversa dall’insulto o dall’invito alla non curanza? Non per rispetto verso di me, ma per rispetto per la libertà di espressione. Zero. Sinceramente, soprattutto da chi mi conosce e conosce la mia assoluta buona fede e la mia ricerca di stimoli costruttivi (altra cosa rispetto alle provocazioni inutili), mi aspettavo qualcosina di più.Con immutato affetto.ps: sull’ennesima patente rilasciata, oggi quella di perseguitato politico, si potrebbe aprire una grande discussione, come sull’antifascismo. La rimandiamo ad altra sede.Sergio Tatarano

  15. Colgo l’occasione per esprimere la mia sincera condanna verso chiunque violi la legge e calpesti la dignità di chi liberamente si associa per discutere e portre il proprio contributo politico.L’attentato alla sede di Rifondazione va letto come un sintomo di una società, quella della nostra città, che ha ancora grandi sacche di profonda ignoranza che, ovviamente, sfocia nella violenza ogni qualvolta va sotto pressione e non riesce a far fronte a delle critiche che, indipendentemente dall’essere giuste o sbagliate (è il principio che qui mi preme sottolineare), sono LEGITTIME.In ogni caso, proprio perchè credo fortmente nel diritto di tutti alla libera espressione della propria opinione ed al rispetto della stessa, non posso che prendere le distanze da chi pensa che sia giusto ripondere alla violenza con altrettanta violenza, finendo così per legittimare un sistema lontano anni luce dal concetto di pace e giustizia e dando il là alla regnanza unica ed incontrastata dell’animalesca legge del più forte.Altrettanto sbagliato è poi, non rispettare l’opinione altrui incentivando addirittura a boicottare chi, come Sergio, cerca solo il confronto quale pacifico strumento per l’affermazione di un metodo basato sulla comunicazione piuttosto che sulla mera contrapposizione.Non bisogna scendere a patti, a compromessi interressati da prima repubblica, ma non si può aprioristicamente rifiutare di confrontarsi con la realtà che ci circonda.Il mio discorso ovviamente si riferisce solo a chi (e sono comunque davvero pochi) assume un certo tipo di atteggiamento. Immutata resta invece la mia stima per tutta Rifondazione e per il suo Segretario, a cui va la mia stima e la mia simpatia.

  16. Caro Giulio, vorrei proprio che fosse come dici tu, ma temo che così non sia, in riferimento a chi “assume un certo atteggiamento”. “Qualcuno” ha offeso, è vero, ma “nessuno” ha difeso (ripeto ancora una volta: non me, non mi interessa, non ne ho bisogno, ma il diritto alla libera circolazione di idee e al confronto dialettico).Sergio Tatarano

  17. Esprimo la mia sincera solidarietà alle/i compagne/i del Circolo Che Guevara di Francavilla per il vile attentato.Ora e sempre Resistenza!Peppo Rodia

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