Le assemblee per la discussione del programma e la definizione delle liste elettorali di “Cambiare si può”, che si erano tenute in varie località del Salento, avevano visto una buona partecipazione numerica e alimentato un’ampia discussione politica, a testimonianza del diffuso interesse per la ricostruzione di un soggetto unitario della sinistra. Poi le cose sono andate come sappiamo. La trasformazione di “Cambiare si può” in Lista Ingroia, e la logica verticistica con cui i partiti che l’hanno sostenuta hanno proceduto alla definizione delle liste elettorali, hanno riproposto antichi difetti, dalla personalizzazione leaderistica alla frustrazione della volontà di partecipazione da parte della base, contribuendo a provocare un esito elettorale che sarebbe eufemistico definire deludente. La rabbia popolare contro il governo Monti e le sue “riforme” a senso unico (a favore degli interessi della grande finanza e contro gli interessi delle classi subordinate) si è riversata nel massiccio sostegno al Movimento5Stelle, il quale ha saputo riproporre e semplificare molte delle parole d’ordine lanciate negli ultimi anni dai movimenti sociali (dalla NoTav ai Comitati per l’acqua). Infine abbiamo assistito all’indegna pantomima inscenata dal PD: dal rifiuto della candidatura di Stefano Rodotà a presidente della Repubblica, all’inciucio con PDL e Centristi che ha portato alla rielezione di “re” Giorgio II, una sorta di “golpe bianco” che, oltre a rovesciare lo spirito se non la lettera del dettato costituzionale, ha spianato la strada al varo di una grande coalizione centrista con l’esplicito mandato di proseguire – in nome della tecnocrazia europea – sulla strada dell’austerità e di un ulteriore attacco ai redditi e alla qualità della vita delle masse popolari del nostro Paese. In questo contesto SEL, venduta l’anima in cambio della garanzia di un congruo numero di senatori e deputati, cerca ora di riacquistare credibilità riproponendosi nell’improbabile ruolo di forza di opposizione. Nel frattempo proliferano i progetti per la costruzione di un nuovo soggetto politico di sinistra. L’associazione ALBA (http://www.soggettopoliticonuovo.it/), dopo l’assemblea tenutasi a Firenze lo scorso 13 aprile, si prepara a indire una assise nazionale per metà giugno a Bari.. Un nutrito comitato di militanti della sinistra sindacale e di intellettuali lancia il manifesto “Per un movimento politico anticapitalista e libertario” (http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2013/4/15/32746-dichiarazione-comune-per-un-movimento-politico/ ) e indice un’assemblea per l’11 maggio a Bologna. Sempre l’11 maggio e sempre a Bologna è prevista l’assemblea nazionale dei collettivi studenteschi autonomi. Rifondazione Comunista(http://www.rifondazione.it/primapagina/), ammettendo di non poter essere il solo protagonista di un processo di riaggregazione a sinistra si rende disponibile a un confronto aperto con le altre componenti Infine il 18 maggio laFiom indice una manifestazione nazionale a Roma (http://www.fiom.cgil.it/eventi/2013/13_05_18-manifestazione/materiali/13_04_23-volantino-18-maggio.pdf ) per il diritto al lavoro, all’istruzione, al reddito, alla cittadinanza, per la giustizia sociale e la democrazia. Queste e altre iniziative di mobilitazione e di lotta, assieme ai progetti di riaggregazione politica citati in precedenza, alimentano la speranza che sia possibile organizzare un’opposizione degna di questo nome al governo dell’inciucio che si è appena insediato. A condizione che i vari spezzoni di sinistra che dicono di voler contribuire al processo di unificazione la smettano di contemplare il propri ombelichi e accarezzare velleitari sogni di egemonia per avviare un serio percorso di confronto reciproco a partire dagli obiettivi comuni e ripudiando settarismi e preclusioni ideologiche. Perché ciò possa avvenire, tuttavia, tocca alla base auto organizzarsi, senza aspettare che piovano soluzioni dall’alto.
 Discutiamone sabato 4 maggio (ore 19.00 – Sala Civica di Via Verdi – Casa dei Popoli di Copertino) 
 
prof Carlo Formenti
DOPO IL DISASTRO ELETTORALE E IL GOVERNO DELL’INCIUCIO RIPARTIRE PER DARE VITA A UN NUOVO SOGGETTO DI SINISTRAultima modifica: 2013-05-03T11:22:42+02:00da casadelpopoloff
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