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Paolo Ferrero
Condividiamo la proposta avanzata ieri dal segretario del Pd Bersani di dar vita ad una alleanza democratica per sconfiggere Berlusconi. Non si tratta solo di cacciare un governo mefitico, ma di ricostruire il quadro democratico del paese. Questa alleanza deve porsi l’obiettivo di uscire da questa sciagurata seconda repubblica e cementarsi attorno alla difesa e al rilancio della Costituzione, al varo di una legge elettorale proporzionale, alla giustizia sociale. Noi avanziamo da tempo questa proposta – lo abbiamo fatto anche alla manifestazione unitaria delle opposizioni del 13 marzo scorso – e la presa di posizione di Bersani costituisce un passaggio importantissimo. Si tratta dell’unica strada per sconfiggere una destra populista antioperaia e pericolosa per la democrazia. Si tratta di una scelta importante perché mette la parola fine alle ipotesi bipolari e bipartitiche che Veltroni e i suoi alleati stanno continuando a perseguire con grande visibilità sui mass media.
Bersani propone poi di dar vita, all’interno dell’alleanza democratica, ad un nuovo Ulivo, che si caratterizzi con un programma comune di governo. Noi non siamo interessati ad entrare al governo, così come non siamo interessati alla costruzione di questo nuovo Ulivo da cui ci dividono scelte politiche e programmatiche di fondo. Noi siamo impegnati a costruire l’unità delle forze della sinistra di alternativa, unità di cui la Federazione della Sinistra rappresenta una tappa fondamentale. Il Pd lavorerà ad un nuovo Ulivo e al programma di governo con tutte le forze della sinistra moderata. Noi lavoreremo per unire tutte le forze della sinistra anticapitalista. Il progetto politico di Bersani e il nostro sono quindi assolutamente diversi – ed è decisivo questo elemento di chiarificazione – ma ciò non ci impedisce e non ci impedirà di lavorare per la costruzione di una alleanza democratica che tolga a Berlusconi il governo del paese, vari una legge elettorale proporzionale e ricostruisca un nuovo quadro democratico del paese.
Per attuare questa politica è però necessario cacciare Berlusconi e conquistare nuove elezioni. Su questo ultimo punto le posizioni tra noi e il Pd divergono e lo dobbiamo quindi incalzare fermamente. Di fronte al tentativo di Berlusconi di rappattumare la maggioranza, la vera cosa che manca nel paese è l’opposizione. Dobbiamo dar forma e sostanza politica all’opposizione. Costruiamo quindi da subito, città per città, la partecipazione alla manifestazione nazionale del 16 ottobre convocata dalla Fiom, con l’obiettivo esplicito di cacciare il governo Berlusconi, sconfiggere la Confindustria, l’arroganza della Fiat e le sciagurate politiche europee.

ALLEANZA DEMOCRATICA PER CACCIARE BERLUSCONIultima modifica: 2010-08-27T18:53:32+02:00da casadelpopoloff
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11 Thoughts on “ALLEANZA DEMOCRATICA PER CACCIARE BERLUSCONI

  1. Prima che sia troppo tardi…Riflettendo amaramente sui tragici eventi della seconda guerra mondiale, Martin Niemöller (Lippstadt, 14 gennaio 1892 – Wiesbaden, 6 marzo 1984) scrisse un testo poetico di grande amarezza che ancora oggi dovrebbe servirci per guidare i nostri pensieri e le nostre azioni di fronte all’arroganza, alla follia e alla mancanza di dignità che in questi tempi caratterizzano gran parte degli uomini politici, dell’industria e della finanza ovunque nel mondo: forti coi deboli, deboli coi forti.Prima di tutto vennero a prendere gli zingarie fui contento, perché rubacchiavano.Poi vennero a prendere gli ebreie stetti zitto, perché mi stavano antipatici.Poi vennero a prendere gli omosessuali,e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.Poi vennero a prendere i comunisti,ed io non dissi niente, perché non ero comunista.Un giorno vennero a prendere me,e non c’era rimasto nessuno a protestare.Oggi la storia si ripete:Prima di tutto vennero Veltroni, Sarkozy e Maronia cacciare donne, bambini e uomini Rome non abbiamo detto niente perché non eravamo RomPoi vennero Bossi, Fini e Maronia cacciare marocchini, afghani, etiopi,nigeriani e senegalesie non abbiamo detto niente perché non eravamo marocchini,afghani, etiopi, nigeriani e senegalesiPoi non vennero a cacciare i potenti dellaP2 e della P3, i mafiosi, gli speculatori e i corrottie non abbiamo detto nienteperché dormivamo davanti alla TVPoi vennero la Gelmini e Tremonti,a cacciare insegnanti e studentie non abbiamo detto niente perchénon eravamo insegnanti o studentiPoi vennero Marchionne e la Confindustria,a cacciare gli operai,a violare i loro elementari diritti,e non abbiamo detto niente perché non eravamo operaiPoi vennero gli speculatori finanziari,a rubare a man bassa,ad affamare immense moltitudini,e non abbiamo detto nienteperché avevamo da mangiareUn giorno non lontano verranno a cacciare eaffamare anche noie non sarà rimasto nessuno a protestare

  2. Se questa alleanza serve per cacciare la Lega e i suoi amici ben venga, però attenzione non fate quando era al governo Prodi noi lavoratori precari della scuola siamo rimasti beffati da una sistemazione lavorativa a tempo indeterminato. Adesso potevamo lavorare tutti, cosa sono 5 miliardi nei confronti dei tanti che si spendono per la politica e le feste di piazza e di villa che organizzano i parlamentari con le loro amiche. I soldi ci sono quando si aumentano i loro stipendi e dei loro segretari e porta borsa. La Gelmini la smetta e ritorni con i suoi passi. Abbiamo bisogno del partito del Sud che si occupi dei nostri problemi, della scuola, della salute, dei precari, delle imprese, di imprenditori che vogliono investire nel mezzogiorno, altrimenti ci sarà una divisione tra il nord e il centrosud, con una Italia spaccata, con due governi.

  3. Marcello Dell’Utri ha preferito non comparire alla presentazione dei falsi Diari del Duce, prevista a Milano. Il timore di contestazioni antimafia deve avergli suggerito di girare al largo. In compenso, per i cultori del genere, Renato Schifani è annunciato a Torino come ospite d’onore della festa del Pd, sabato 4 settembre dalle ore 16, in piazza Castello. Ce ne sarebbero da dirgli anche a lui… E chissà che qualcuno non prenda coraggio. Pacatamente, però, mi raccomando. Se no le educande piddine e le vecchie zie di via Solferino ci restano male.——————————————-mi raccomando non mancate!!!!

  4. SOLO IN ITALIA E IN QUALCHE PAESE AFRICANO UN DELINQUENTE PUò ANDARE AL GOVERNO E CAMBIARE LA LEGGE PER NON ANDARE IN GALERA.A PENSARCI BENE SOLO IN ITALIA CON IL VOTO DEGLI ELETTORI, IN AFRICA CI VANNO CON UN COLPO DI STATO.

  5. Ma come e’ possibile che un imprenditore che ha rubato tanto (e che tanto ha corrotto), sia ancora al potere?. Non e’ che nel frattempo molti italiani (e alcuni di sinistra)siano diventati come lui???

  6. Strane posizioni quelle di Ferrero sono identiche a quelle proposte dal portavoce del massone del Grande Oriente d’Italia Democratico, tal Gioele Magaldi. Non ci credete? Andate a vedere sul sito: http://www.grandeoriente-democratico.com/lettera_aperta_n1_al_Fratello_Silvio_Berlusconi_del_26_luglio_2010.html e riportato ironicamente su Dens Dolens 3 del nostro blog.La domanda è: Quale strana assonanza? che sia stata fatta per distrazione?

  7. Strane posizioni quelle di Ferrero sono identiche a quelle proposte dal portavoce del massone del Grande Oriente d’Italia Democratico, tal Gioele Magaldi. Non ci credete? Andate a vedere sul sito: http://www.grandeoriente-democratico.com/lettera_aperta_n1_al_Fratello_Silvio_Berlusconi_del_26_luglio_2010.html e riportato ironicamente su Dens Dolens 3 del nostro blog.La domanda è: Quale strana assonanza? che sia stata fatta per distrazione?

  8. Berlusconi “capitalista, ladro e contro i migranti”. L’africano che attraversa con un cappello in mano le viuzze che portano a piazza Navona conquista l’adesione immediata dei commercianti italiani……….. che fumano una sigaretta sulla porta d’ingresso dei loro negozi. In un quartiere meno turistico di Roma, una frase così avrebbe probabilmente incontrato ancor più approvazione. L’Italia affronta il rettilineo finale del berlusconismo. Il Cavaliere ha perso consenso e forza nel gestire casi inauditi di corruzione. Ha perso anche chi, per anni, è stato il suo miglior alleato, Gianfranco Fini, (..)Per molti italiani negli anni compresi tra il 1994 ed il 2010 si è verificato molto più che un ritorno agli anni ’80. I nomi delle cosche mafiose di quella epoca tornano a circolare, riattualizzati sotto la sigla P3. Questa loggia non sarebbe altro che il seguito della loggia massonica P2 creata negli anni ’80 con uomini politici e membri dei servizi di sicurezza dello Stato, che venne accusata di creare uno Stato dentro lo Stato. Negli ultimi due mesi Nicola Cosentino, sottosegretario all’Economia, è diventato il terzo membro del governo a dover lasciare l’incarico a causa della sua implicazione in casi di corruzione. (..) Berlusconi e i suoi colonnelli gridano la sua innocenza e accusano i magistrati e la stampa di praticare una “caccia alle streghe”. Però gli scandali si accumulano ad un ritmo vertiginoso. (..) Senza dubbio, l’Italia si ritrova in una mare di fatti evidenti: la corruzione e l’inflitrazione delle reti mafiose nell’apparato dello Stato sono una eredità riattualizzata dal berlusconismo. Il conflitto di interessi è un fatto costante, e in un modo o nell’altro, conduce sempre alle attività del presidente del Consiglio.La torta è grande e va divisa tra vari amici, che si tratti di assegnazioni di gare d’appalto per la ricostruzione de L’Aquila, dei lavori per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unita d’Italia, dello sviluppo dell’energia eolica in Sardegna o, ancor peggio, della profonda ramificazione della mafia calabrese, la ´Ndrangheta, in Lombardia. (..) Di fronte alla nuova ondata di scandali che travolgono i suoi alleati e sfiorano la sua persona, Berlusconi utilizza le parole che aveva già usato nel 2009 quando la sua vita privata divenne di dominio pubblico per le dichiarazioni di una prostituta. Il Cavaliere aveva parlato di “campagna sporca”, di “tentativo di colpo di Stato”, di “tentativo di destabilizzazione”, di “manipolazioni politiche” e di “giudici comprati dall’opposizione”. In meno di tre anni la popolarità del fallito unificatore è in caduta libera, passando dal 60% del 2008 all’attuale 40%. L’Italia si è abituata alla corruzione e ai quotidiani tentativi del potere nell’approvare leggi che coprano tutto con il silenzio. (..) L’Italia ha perdonato molte cose a Berlusconi, come corruzione e scandali sessuali. Questa volta non sembra disposta a lasciar correre il fatto che il presidente non sia riuscito ad unificare e a mettere in ordine il paese. La tragedia italiana è tornata a ripetersi con la solita puntualità.

  9. INCAXXATO NERO!!!!!!!!!!!Oggi ho risentito l’audio del momento del candelotto a Bonanni.E Enrico Letta, che ha urlato per almeno 10 volte:”Voi non siete democratici!! i vostri metodi non sono i nostri metodi!!”….Caro Enrico…è sicuro che i ‘VOSTRI’ metodi (FORSE TROPPO) ‘POLITICALLY CORRECT’ non sono quelli di quei ragazzi inkazzati. Ma mi vuoi spiegare una cosa?Con i ‘VOSTRI’ metodi…che minkia avete ottenuto finora da questo (s)governo???Leggi ad-personam a gogòTasse le PIU’ ALTE D’EUROPAStipendi TRA I PIU’ BASSI D’EUROPAUltimi nella crescita economica e sociale in Europa.E POI PRETENDETE ANCHE CHE LA GENTE NON SIA INCAZZATA NERA?????????????MA VAFFANCULO PURE TU VA!

  10. E’ DA MOLTO CHE NON LA VEDEVO(cesare)… E’ STATO MALE??? NO…Ieri guardando una emittente che ha come slogan: “Non permettete a nessuno di pensare al posto vostro”. Ho visto il nostro, si fa per dire, Presidente del Delirio. Osservandolo, fra una risata e l’altra insieme ad amici, ho notato che assomiglia sempre di più a Gheddafi. I truccatori personali hanno avuto un bel da fare per accentuare un taglio occhi medio-orientaleggiante con relative borse sotto gli occhi tipiche di chi non dorme anche se non ha un cavolo da fare.Se un tempo si pensava che il capitalismo consistesse nel rubare ai poveri per dare ai ricchi. Ora i ricchi accendono, fra le masse dei poveri, il senso di mistificazione inducendoli a pensare che i loro “ladri” sono in realtà delle persone oneste che lavorano per il loro bene.Ora decidono loro chi è onesto e chi è disonesto. Attraverso un comitato, diosolosaquantosenesentivalamancanza, interno al partito. Ovviamente difficilmente sorgeranno dubbi e perplessità su questa singolare iniziativa… ma può un organo in seno ad un partito per lo più costituito da imputati con al vertice il maggior imputato giudicare chi è o non è eleggibile.Forse “la questione morale” all’interno dei partiti andrebbe trattata, interpretata e adottata in modo diverso. Non foss’altro per infondere un senso di rispetto da parte dei cittadini nei confronti degli eletti anche se, al momento, non si sa bene da chi sono stati eletti. Certamente non da cittadini comuni.Se in vita l’orgasmo è una reazione congiunta fra corpo e la psiche. La morte, potrebbe essere l’orgasmo dell’anima. In politica l’elettore si accontenta di orgasmi lunghi, intensi ma simulati dagli altri.Simulati attraverso organi mediatici compiacenti… se non si rompe questo incantesimo mediatico che si sta evolvendo gradualmente non se ne esce. Non bisogna dimenticare “mai” che chi abbiamo contro è il “Re degli incantesimi mediatici”.RIPOSAVO SULLA RIVA OPPOSTA.

  11. S.P.Q.R.=Sono Padani Questi Rompicoglioni Nel film S.P.Q.R. il “milanese” Massimo Boldi, per criticare il caos della Capitale, sarcasticamente diceva che S.P.Q.R. (senatus populusque romanus) voleva dire “Sono porci questi romani”! E da qui prende spunto (involontariamente?) lo storico leader del Carroccio Umberto Bossi.Il leader della Leg, parlando domenica a Lazzate, vicino Monza, lanciava una forte invettiva contro la possibilità di spostare il GP di Formula 1 da Monza alla Città Eterna.“I Romani se lo possono dimenticare. Monza non si tocca e a Roma possono correre con le bighe”. Poi, come detto in precedenza, ha data una personale definizione del significato dell’acronimo S.P.Q.R “sono porci questi romani”.Il leader del Carroccio continua con le sue classiche boutades politiche.

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