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Care tutte, come sapete sabato 24 novembre ci sarà a Roma la manifestazione nazionale contro la violenza maschile sulle donne. Un appuntamento di grande importanza che richiede l’impegno massimo soprattutto sui territori. Vi invitiamo a organizzare in ogni città assemblee e iniziative pubbliche in cui aprire la discussione sul tema della violenza maschile sulle donne e organizzare la partecipazione al 24 novembre con autobus, treni, macchine.
Vi ricordo che sul nostro sito (www.forumdonne.org) trovate tutte le informazioni e gli aggiornamenti sulla manifestazione, oltre al link per aderire all’appello (www.controviolenzadonne.org) invitandovi a sottoscriverlo singolarmente, come associazioni, come forum delle donne.
Infine: invitemi le vostre adesioni, le vostre ragioni per scendere in piazza il 24, che verranno pubblicate sul sito.
                                                                                                                                                Un abbraccio
Mai piu’ violenza sulle donneultima modifica: 2007-11-09T12:40:00+01:00da casadelpopoloff
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3 Thoughts on “Mai piu’ violenza sulle donne

  1. Il Forum delle donne – Prc/Se aderisce alla manifestazione nazionale contro la violenza maschile sulle donne del 24 novembre a Roma.Condividiamo i contenuti dell’appello con cui si convoca la manifestazione. Condividiamo il rifiuto di scorciatoie securitarie e repressive per affrontare il tema della violenza sulle donne che attiene il rapporto di potere tra i sessi, la sessualità maschile, l’ordine del mondo patriarcale. Occorre decostruire stereotipi, immaginari consolidati, modificare le relazioni di potere tra donne e uomini nel privato e nel pubblico, fare una vera e propria rivoluzione culturale. Soprattutto occorre che gli uomini si mettano in discussione come genere.Noi saremo presenti in piazza il 24 per dire che la violenza maschile sulle donne non può essere solo un problema delle donne, ma deve diventare un problema degli uomini, nell’immaginario, nel simbolico, nella realtà. Per dire che le 60 donne uccise nel 2007 nel nostro paese per il solo fatto di essere donne (maggiormente in famiglia) devono diventare un problema della politica. Faremo il massimo dello sforzo affinché in tutti i territori a livello locale si aprano discussioni, vengano organizzate assemblee, riunioni, incontri quanto più allargati a singole donne, associazioni femminili, realtà femministe, per preparare al meglio la partecipazione alla giornata del 24 novembre.Forum delle donne

  2. “potranno recidere tutti i fiori, ma non potranno fermare la primavera “Pablo Neruda

  3. Car@ tutt@ vi segnaliamo le principali prossime iniziative: MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMASABATO 24 NOVEMBRE 2007 – ORE 14 L’appuntamento del Forum delle donne è alle ore 14 di fronte al portone della chiesa di Piazza Esedra (piazza della Repubblica). Portiamo striscioni, cartelli, volantini e quello che ci pare!Hasta el 24. Ciao Linda Appello della manifestazioneLe donne denunciano le continue violenze e gli assassini che avvengono in contesti familiari da parte di padri, fidanzati, mariti, ex e conoscenti.E’ una storia senza fine che continua a passare come devianza di singoli, mentre la violenza contro le donne avviene principalmente all’interno del nucleo familiare dove si strutturano i rapporti di potere e di dipendenza.Ricordiamo che l’aggressività maschile è stata riconosciuta (dati Onu) come la prima causa di morte e di invalidità permanente per le donne in tutto il mondo.Il tema, soprattutto in Italia, continua a essere trattato dai mezzi di informazione come cronaca pura avallando la tesi che sia qualcosa di ineluttabile, mentre si tratta di un grave arretramento della relazione uomo donna.La violenza contro le donne non deve essere ricondotta, come si sostiene da più parti, a un problem a di sicurezza delle città o di ordine pubblico. La violenza maschile non conosce differenze di classe, etnia, cultura, religione, appartenenza politica.Denunciamo la specifica violenza contro le lesbiche volta a imporre un modello unico eterosessuale.Non vogliamo scorciatoie legislative e provvedimenti di stampo securitario e repressivo. Senza un reale cambiamento culturale e politico che sconfigga una volta per tutte patriarcato e maschilismo non può esserci salto di civiltà.Scendiamo in piazza e prendiamo la parola per affermare, come protagoniste, la libertà di decidere delle nostre vite nel pubblico e nel privato. Scendiamo in piazza per ribadire l’autodeterminazione e la forza delle nostre pratiche politiche.www.controviolenzadonne.orgLe prossime scadenze della Rete Femminista della Sinistra Europea: 23 novembre: una delegazione di 12 compagne della Rete femminista parteciperà all’Assemblea Plenaria che si terrà a Praga il 23 novembre prossimo, Assemblea che precede la due giorni di lavori del Congresso della Sinistra Europea e in cui sarà presentato l’Appello contro la violenza sulle donne.Appello: “Lotta alla violenza contro le donne! I diritti delle donne sono diritti umani!”La violenza contro le donne costituisce un crimine contro i diritti di ciascun individuo. Una su tre donne del mondo, una su quattro in Europa, sono esposte alla violenza. Le donne sono vittime designate nelle guerre, e nella vita di tutti i giorni in tempo di pace vedono le loro case trasformate in un inferno. La violenza contro le donne in qualsiasi forma significa contestare l’universalità dei diritti umani.La violenza contro le donne ha molti aspetti: violazione del diritto all’autodeterminazio ne, matrimoni imposti, pratica della vessazione sia fisica che mentale, sfruttamento, umiliazione e discriminazione. È estremamente forte la violenza nei confronti delle donne migranti, che incontrano un ulteriore ostacolo nelle frontiere dell’Europa. La violenza di genere ha effetti diretti, sia strutturali che simbolici.La violenza contro le donne nella massima parte dei casi è opera del loro compagno, o di persone comunque collegate alla famiglia, ed è presente in tutti i gruppi sociali. Sono gli uomini a servirsi della violenza, considerata un’arma per sottomettere le donne. Fin tanto che esisterà l’attuale sistema di dominio con le sue ineguaglianze giuridiche e sociali, sia gli uomini che gli stati si sentiranno legittimati a infliggere la violenza alle donne.Al giorno d’oggi il 70-80% delle vittime delle guerre sono civili, in prevalenza donne. Le donne sono torturate e umiliate nelle carceri e nei campi profughi. So no vittime di stupri sistematici ? una prassi utilizzata deliberatamente come arma in numerosi conflitti. Esiste uno stretto collegamento tra il militarismo e l’oppressione di una società patriarcale. Sia in tempo di pace che in tempo di guerra le società patriarcali infliggono alle donne violenze insopportabili: delitti, stupri, precarietà, disoccupazione, insicurezza economica, traffico di clandestini. Per combattere questa violenza, noi costruiamo una piattaforma femminista incentrata sulla solidarietà.La Sinistra europea è un movimento politico e culturale. Noi non ci accontentiamo di abolire le relazioni di oppressione economica, vogliamo abolire tutte le relazioni di oppressione, quale che sia il loro fondamento, etnico, religioso o di genere. Per operare una trasformazione profonda della società, vogliamo dar vita a una cultura fondata sull’umanismo, sui diritti umani e sul rispetto reciproco, utilizzando anc he programmi educativi di genere per i giovani, uomini e donne, con particolare attenzione al linguaggio e al contenuto dei programmi stessi.In Europa e nel mondo intero, il fondamentalismo e il fanatismo religioso di ogni sorta cancellano i diritti delle donne, le collocano in una posizione intrinsecamente subordinata e minano alle basi il diritto all’autodeterminazione.Il Partito della Sinistra europea richiede che come principio fondamentale tutti gli stati siano stati laici. Difende il diritto delle donne all’autodeterminazione, alla contraccezione e all’aborto libero. Pretendiamo di mettere al bando e punire severamente le mutilazioni sessuali e i matrimoni imposti.Il Partito della Sinistra europea e tutti i partiti ad esso aderenti lanciano un appello in tutta l’Europa per modificare le leggi e porre fine alla violenza di genere in tutte le sue forme. Tali leggi devono puntare essenzialmente sulla prevenzione e l’individuazione dei r eati, e prevedere inoltre un budget adeguato a sostegno delle vittime della violenza di genere. Dovranno inoltre garantire pieni diritti alle donne migranti, a prescindere da quella che è la loro posizione amministrativa in Europa.Chiediamo che ci sia un controllo più efficace sulle armi e sul possesso delle armi: questo vuol dire salvare vite umane, in primo luogo la vita delle donne. Denunciamo con forza la strumentalizzazione dei diritti delle donne, nell’intento di legittimare nuove guerre o di dare un giro di vite alle leggi sull’immigrazione. Chiediamo che la direttiva dell’Unione Europea sul diritto di residenza delle vittime del traffico clandestino sia trasformata immediatamente in legge nazionale: cosa ancora più urgente, quando il traffico è finalizzato allo sfruttamento sessuale.In tutta Europa, chiediamo l’eguaglianza fra uomini e donne in materia di sicurezza sociale, cure mediche, retribuzioni, accesso all’is truzione e al reddito, mezzi di sostentamento indipendenti per tutti gli esseri umani, come pure l’eguaglianza in politica e in tutti campi della vita economica e sociale.Il 25 novembre, la Giornata internazionale contro la violenza contro le donne, sosteniamo e rafforziamo il nostro diritto all’autodeterminazione con iniziative comuni e coordinate. Insieme lottiamo contro la violenza sessista che trae le sue origini dal maschilismo e dal dominio patriarcale.il Partito della Sinistra europea è un movimento di liberazione di e per uomini e donne, aperto a tutti coloro che vogliono partecipare a questa lotta.Manifestazione del 24 novembre contro la violenza maschile sulle donne: la Rete Femminista aderisce e partecipa.1-2 dicembre: è in preparazione una delegazione di compagne della Rete Femminista che parteciperà all’Assemblea Generale della Sinistra Europea che si svolgerà a Lamezia Terme.

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