UN POSSIBILE IMPIANTO EOLICO NELL’AGRO FRANCAVILLESE: L’ENNESIMO SCEMPIO AMBIENTALE? 

Un anonimo cittadino ha fatto pervenire alla sezione del P.R.C.di Francavilla Fontana, attraverso il nuovo strumento della bacheca “interattiva”,una copia di una pagina del Bollettino Ufficiale n° 89 della Regione Puglia, datato 21-06-2007, che riguarda un ennesimo e forse imminente intervento d’impatto ambientale sul martoriato agro francavillese: un impianto eolico ubicato in località Masseria Maraciccappa, a sud ovest del centro abitato.

Questi i fatti riportati sul Bollettino: la Società Sorgenia   S.p.A., con sede legale a Milano, certifica di aver depositato , ai sensi della Leg.Reg.11/2001 ( “ Norme sulla valutazione d’impatto ambientale”), un Progetto Definitivo e lo Studio d’impatto Ambientale (S.I.A.), per la realizzazione di tale impianto eolico in località “Maraciccappa”, presso vari uffici tecnici del territorio pugliese,fra cui quello del Comune di Francavilla Fontana.

Tale impianto eolico consiste in 14 aerogeneratori  con altezza del mozzo dal livello del suolo e del diametro del rotore, fino a 100 metri . A tutto ciò va aggiunto l’adeguamento delle strade per la viabilità di cantiere e la realizzazione di un elettrodotto interrato,che interesserà l’attraversamento di strade provinciali in vari territori comunali.

La macchia mediterranea che rende incantevole, da un punto di vista naturalistico e paesaggistico,  la località Masseria-Maraciccappa, masseria costruita fra il XVII e il XVIII secolo dotata di un’elegante cappella in stile tardo-neoclassico, corre il forte rischio di subire un episodio di eolico selvaggio. Dopo la V.I .A.. (Valutazione d’Impatto Ambientale), si assisterà a un via vai di giganteschi camion, di betoniere e di fuoristrada che, con la loro frenetica quanto sconosciuta, ad oggi, attività, modificheranno una zona di Francavilla vissuta ed abitata da molte persone, da trulli,da antiche masserie ( a poche centinaia di metri sorge l’ormai abbandonata Masseria Trentavagnuni), i resti della specchia tarantina che sorgono sulla splendida grotta di formazione carsica.

Presto tutto questo verrà deturpato da 14 giganti senz’anima, alti ed imponenti, collocati senza alcuna logica ed armonia visiva, spezzando per sempre, se non s’interverrà al più presto, la quiete paesaggistica, di quella zona , creando un impatto ambientale visivo ed uditivo per niente piacevoli.

E’ arrivato il momento di porsi alcuni interrogativi: si sono rispettati i criteri di scelta della localizzazione?  Ci troviamo realmente in presenza di un luogo alto e ventilato, da cui non si può prescindere nell’individuazione del sito per l’impianto? Si è rispettato il decentramento energetico, che prevede per i comuni solo impianti di piccola taglia? C’è stata la considerazione delle distanze e il rispetto dell’avifauna e dell’ecosistema in genere? La gente abitante in quella zona è stata messa al corrente del progetto? Vigono il silenzio e l’insabbiamento più assoluti. Se arriverà la V.I .A., di cui si è in attesa, si consumerà uno scempio perpetrato senza il benché minimo coinvolgimento della popolazione francavillese, l’ennesimo smacco ambientale, con l’omertoso beneplacito del sindaco e del suo staff amministrativo, per una città con potenzialità compromesse o inespresse.

Le energie alternative non vanno applicate selvaggiamente, ma vanno perseguite con ogni impegno, con governo pubblico, con la ricerca e la sperimentazione, valutando la scelta delle tecnologie e gli strumenti impiegati e,soprattutto, le caratteristiche delle localizzazioni.

Ora bisogna scegliere se rimanere vittime silenziose dell’ennesimo scempio inspiegabile o diventare attori-protagonisti di un cambiamento possibile ma soprattutto sostenibile. 

impianto eolicoultima modifica: 2007-09-30T20:15:00+02:00da casadelpopoloff
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One Thought on “impianto eolico

  1. dopo le discariche L’eolico, a quando le scorie nucleari?

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