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 IL CENTRO SOCIO-CULTURALE “CENTO PASSI”

APRE LE ISCRIZIONI AL CORSO DI PIZZICA 2007/2008

Oggi ampiamente riscoperta sotto varie forme, la pizzica è la danza tipica della tradizione popolare salentina,nata e ed evolutasi a partire dalla credenza popolare del tarantismo,malattia provocata dal morso velenoso della tarantola. Forma di corteggiamento durante la quale i ballerini si avvicinano, si sfiorano e non si toccano quasi mai, la pizzica prevede uno scambio di sguardi,più o meno provocatori, una serie di gesti che rivelano il desiderio dell’uomo di corteggiare e  della donna di essere desiderata, sfuggendo però quando l’uomo prova da avvicinarsi troppo.

Pur non avendo uno schema preciso e basandosi su alcuni passi e saltelli sincronizzati al ritmo dell’immancabile tamburello, la pizzica è spesso fatta di due soli elementi fondamentali: ritmo e liberazione. il corso di pizzica parte giovedi 27 settembre alle ore 20,00 Per informazioni: tel. 0831.811106   cell. 3899960551“CENTO PASSI”    C.so Umberto I 29, FRANCAVILLA  FONTANA (BR)

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Partito della Rifondazione Comunista  Ernesto che Guevara

Corso Umberto n.13- 72021 Francavilla F. (BR)

Telefono 3927932199 fax 0831 811106

e-mail rifo.comunista@libero.it;  emodugno@libero.it

Abbiamo vinto le elezioni, ma la nostra gente si sente sconfitta,  per questo motivo, aderiamo alla manifestazione nazionale del 20ottobre indetta da:“Liberazione”, “Il manifesto” e 15 personalità della cultura e della politica. “governo così non va,  uniamoci e diamogli una scossa”

L ‘attuale governo non ancora ha dato risposte ai problemi fondamentali che abbiamo di fronte. E per i quali la maggioranza degli italiani ha condannato Berlusconi votando per il centrosinistra. Serve una svolta, un’iniziativa di sinistra che rilanci la partecipazione popolare e conquisti i punti più avanzati del programma dell’Unione, per evitare che si apra un solco tra la rappresentanza politica, il governo Prodi e chi lo ha eletto.

Occorre fare della lotta alla precarietà e per una cittadinanza piena di tutte e di tutti la nostra bussola. Noi vediamo sette grandi questioni. Quella del lavoro: cioè della sua dignità e sicurezza, con salari e pensioni più giusti, cancellando davvero lo scalone di Maroni e lo sfruttamento delle forme “atipiche”, e con la salvaguardia del contratto nazionale come primario patto di solidarietà tra le lavoratrici e i lavoratori. Quella sociale: cioè il riequilibrio della ricchezza e la conquista del diritto al reddito e all’abitare. Quella dei diritti civili e della laicità dello Stato: fine delle discriminazioni contro gay, lesbiche e trans, leggi sulle unioni civili, misure che intacchino il potere del patriarcato. Vogliamo anche che siano cancellate le leggi contro la libertà, come quella sul carcere per gli spinelli. Quindi, la cittadinanza: pienezza di diritti per i migranti, rapida approvazione della legge di superamento della Bossi-Fini, chiusura dei Cpt. La pace: taglio delle spese militari, non vogliamo la base a Vicenza, vogliamo vedere una via d’uscita dall’Afghanistan, vogliamo che l’Italia si opponga allo scudo stellare. L’ambiente: ha tanti risvolti, dalla pubblicizzazione dell’acqua alla definizione di nuove basi dello sviluppo, fondate sulla tutela e il rispetto per l’habitat, il territorio e le comunità locali. Per questo ipotesi quali la Tav in Val di Susa vanno affrontate con questo paradigma. La legalità democratica: lotta alla mafia e alle sue connessioni con la politica e l’economia.

Nessuna di queste richieste è irrealistica o resa impossibile da vincoli esterni alla volontà della maggioranza. Il fallimento delle politiche di guerra dell’amministrazione Bush si sta consumando anche negli Stati Uniti, i vincoli di Maastricht e della Banca centrale europea sono contestati da importanti paesi europei o europeisti, l’andamento dei bilanci pubblici permette delle scelte sociali più coraggiose. Ma siamo consapevoli che per per affrontare tutto questo occorre che la politica sia politica di donne e di uomini – non più un affare maschile – e torni ad essere partecipazione, protagonismo, iniziativa collettiva.

Per questo proponiamo di ritrovarci a Roma il prossimo 20 ottobre per una grande manifestazione nazionale: forze politiche e sociali, movimenti, associazioni, singoli. Chiunque si riconosca nell’urgenza di partecipare, per ricostruire un protagonismo della sinistra e ridare fiducia alla parte migliore e finora più sacrificata del paese.

Promotori:

Gianfranco Bettin, Lisa Clark, Tonio dell’Olio, Antonio Ferrentino, Luciano Gallino ,Pietro Ingrao, Aurelio Mancuso, Lea Melandri, Gabriele Polo, Bianca Pomeranzi ,Rossana Praitano, Marco Revelli, Rossana Rossanda, Piero Sansonetti, Pierluigi Sullo, Aldo Tortorella, Nicola Tranfaglia.

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ae8f4a8dd45d50028ee7a6a969661f37.jpgNon tornare mai indietro neanche per prendere la rincorsa.

Siamo realisti, esigiamo l’impossibile.

Vale la pena di lottare solo per le cose senza le quali non vale la pena di vivere.

Quando saprai che sono morto
non pronunciare il mio
nome
perché si fermerebbe
la morte e il riposo.
Quando saprai che sono
morto di
sillabe strane.
Pronuncia fiore, ape,
lagrima, pane, tempesta.
Non lasciare che le tue labbra trovino le mie undici
lettere.
Ho sonno, ho amato, ho
raggiunto il silenzio. “Ernesto che Guevara”

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