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Nel luglio del 1518 Salisburgo fu colpita da un’epidemia di ballo. Tutto ebbe inizio quando una donna scese per strada e iniziò a ballare, continuando ininterrottamente per giorni. Nel giro di una settimana la seguirono oltre 100 persone. Dopo un mese, per le strade c’erano oltre 400 danzatori folli. Le autorità si convinsero del fatto che, se i colpiti dall’epidemia di ballo non avessero danzato, la loro salute ne avrebbe risentito. Misero quindi per le strade dei musicisti, che a ritmo di tamburi e flauti mantennero il ritmo per i ballerini
A distanza di qualche centinaio d’anni un altro paese è stato colpito da una strana epidemia. Alcuni giorni fa alcuni giovani del paese hanno incominciato a cantare e ballare,stanchi dei soliti motivetti,hanno deciso di cambiare musica.
Mi dovete credere,all’inizio erano davvero pochi,erano come quella donna a Salisburgo nel 1518: completamente pazzi.
E carichi di speranza si sono armati di volontà e hanno deciso di scendere per le strade del loro paese.Senza paura e con un pizzico di follia hanno cominciato a ballare,e non hanno nessuno voglia di fermarsi.
I cittadini di Francavilla Fontana hanno ricominciato a sperare,cercano di superare quello che è succeso durante gli ultimi mesi,senza dimenticare il dolore per il sangue versato nelle strade della città.
Cari Francavillesi,basta con le marce silenziose,basta rimanere in silenzio e avere paura.
Ascoltate le musiche,le melodie di questi danzatori folli,guardate come sono liberi mentre ballano le loro strane musiche,ammirate il loro coraggio e imparate a conoscere questi ragazzi.Scoprirete un mondo fantastico,nel quale tutto è possibile,un mondo nel quale è la creatività a fare da padrona.
Se veramente siete stanchi,se non avete ancora perso tutte le speranze,se credete che una Francavilla migliore sia ancora possibile,scendete per le strade e mettetevi a ballare,a cantare,a dipingere,i danzatori folli vi stanno aspettando.
Un abbraccio a tutti gli amici di Zarac!
Non fermatevi,il nostro paese ha bisogno di voi.
“C’è una forza motrice più forte del vapore,dell’elettricità e dell’energia atomica: la volontà”   Albert Einstein
                                               Nicola Modugno

ae8f4a8dd45d50028ee7a6a969661f37.jpgNon tornare mai indietro neanche per prendere la rincorsa.

Siamo realisti, esigiamo l’impossibile.

Vale la pena di lottare solo per le cose senza le quali non vale la pena di vivere.

Quando saprai che sono morto
non pronunciare il mio
nome
perché si fermerebbe
la morte e il riposo.
Quando saprai che sono
morto di
sillabe strane.
Pronuncia fiore, ape,
lagrima, pane, tempesta.
Non lasciare che le tue labbra trovino le mie undici
lettere.
Ho sonno, ho amato, ho
raggiunto il silenzio. “Ernesto che Guevara”

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