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Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, commenta la sentenza della Cassazione sulla coltivazione in casa di una pianta di marjuana:
“La Corte di Cassazione con una sentenza storica ha stabilito che coltivare sul balcone di casa un piantina di Marijuana non è reato. Si tratta di una ottima sentenza in quanto riconosce – finalmente – che tale attività non è offensiva per nessuno e che quindi chi coltiva una pianta non è punibile. Finalmente la follia repressiva della legge Fini- Giovanardi viene messa in discussione, applicando correttamente la Costituzione e quindi garantendo la libertà dei cittadini di compiere atti non dannosi per se o per gli altri. Questa sentenza sula legittimità della coltivazione di una pianta, apre anche la strada ad una positiva lotta al grande traffico di marijuana, notoriamente controllato dalle mafie. Così come apre un varco ad una netta separazione tra le diverse droghe, in quanto proprio il comune spaccio illegale determina una “contiguità” tra droghe pesanti e droghe leggere. Grazie quindi alla Cassazione – immagino anche a nome di qualche milione di italiani e di italiane – per questa sentenza di civiltà”.

La Cassazione: “Lecito coltivare una piantina di marjuana”. E’ ora di piantarlaultima modifica: 2011-06-28T19:39:52+02:00da casadelpopoloff
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6 Thoughts on “La Cassazione: “Lecito coltivare una piantina di marjuana”. E’ ora di piantarla

  1. Il medico di Berlusconi: “Può fare sesso cinque volte al giorno”. Ed anche il commercialista lo conferma.

  2. Il medico di Berlusconi: “Può fare sesso cinque volte al giorno”. Ed anche il commercialista lo conferma.

  3. perche nei paesi piccoli i giovani di rifondazione comunista non si fanno vedere o manifestare dissensi ma te li trovi in citta . forse perche hanno vergogna della gente troppo vicina a loro e alla famiglia di perdere la faccia

  4. Calciopoli: “Anche per l’Inter ci fu illecito sportivo”. Ogni volta che era in campo Materazzi.

  5. Berlusconi è morto nove anni fa in un banale incidente domestico. Subito si decise di non far circolare la notizia e si contattò in gran segreto Toni Servillo, che per un po’ di tempo lo interpretò senza problemi anche se con qualche lieve eccesso di gigionismo. Poi con il crescente successo dell’attore si è dovuto sostituirlo. Il suo posto è stato preso prima da Pierfrancesco Favino poi da Giuseppe Battiston, ma inspiegabilmente ogni volta che un attore prende il posto di Berlusconi le sue quotazioni decollano facendolo trovare nell’impossibilità di conciliare la carriera con la sua attività nascosta. Ora sotto la maschera di Berlusconi c’è Gabriel Garko. Se avrà successo persino lui, il Pdl rivelerà al paese la verità.

  6. Affidare la riforma della Costituzione a Calderoli è come affidare una regia teatrale a Peter Griffin.

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