Resoconto della riunione di ieri, 3 dicembre

362625d7b923868cc29e149b624c512b.jpgIeri sera, presso il centro socio-culturale “Cento Passi”, si è tenuta la riunione della Sinistra francavillese.

È stata una riunione fortemente partecipata sia per la quantità dei temi dibattuti che per il numero delle presenze: oltre a Emanuele Modugno, Angelo Rochira, Eugenio De Simone e Gigliola Palazzo nei ruoli di portavoce, rispettivamente di Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Sinistra Democratica e Verdi, numerosi sono stati, infatti, i partecipanti all’incontro.

Si è parlato, innanzitutto, della festa che si terrà nei giorni 27, 28 e 29 dicembre, festa su cui tutti si sono espressi in maniera favorevole.

Si è discusso, poi, sulle prospettive dell’opposizione a Francavilla Fontana; impossibile è stato, a tal proposito, non evidenziare come, pur avendo un forte radicamento sociale all’interno della città, essa non sia avvertita dalla popolazione nel territorio a causa dell’assenza quasi totale di manifesti, comizi, o più semplicemente comunicati alla fine dei lavori consiliari.

Difetti di rappresentanza si sono rilevati nel fatto che Tommaso Resta, eletto coi voti di tutta quanta l’Unione alle passate elezioni, sia oggi a capo del PD francavillese, ruolo che non coincide con quello assegnatogli dagli elettori, quegli elettori e quei partiti che  pur avendolo votato e sostenuto allora, in rappresentanza di tutta la coalizione,  non si ritrovano  nel nuovo PD e che, dunque, risultano estromessi dal consiglio comunale .

Restando al nostro comune, si è discusso su questioni amministrative, in particolare sull’ultima “tegola” caduta sulla giunta Marinotti: il Tar ha, infatti, dato ragione alla Monteco (ditta che raccoglie i rifiuti a Francavilla), e così il Comune dovrà dare ora 2,5 milioni di euro alla ditta per servizi aggiuntivi.

Che si voglia fare la stessa fine di Taranto… la bancarotta? 

Poi, mentre ancora ci sono 49 opere pubbliche bloccate, per fare cifra tonda il consiglio comunale ha deciso di aggiungerne un’altra: il Palazzetto dello sport.

Per quanto riguarda il processo unitario della Sinistra non è emersa finora una linea unica da seguire, risultandoci essere ancora due diverse proposte: da un lato, la federazione dei partiti; dall’altro, l’immediato partito unico.

Unanimità, invece, si è registrata nel dare alle tematiche del Lavoro, della Sanità, dell’Ambiente e della Scuola, la priorità assoluta.

Proprio in merito a questo tema ed in vista dell’importante appuntamento dell’ 8 e 9 dicembre a Roma, è stata indicata la delegazione che andrà agli Stati Generali in rappresentanza della Sinistra francavillese.

Aggiornamento al 10 dicembre, dopo detti Stati Generali.

Comunicato stampa

Rifondazione e Giovani comunisti Francavilla Fontana

                                                                                  

                                                                                                     

                                                              

SINISTRA UNITAultima modifica: 2007-12-04T15:37:55+01:00da casadelpopoloff
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7 Thoughts on “SINISTRA UNITA

  1. Dopo anni di divisioni finalmente si spera che stavolta sia giunto il momento di unire la sinistra.Spero che questo dia lo slancio a tutti noi che abbiamo creduto in questi ultimi anni dell’unita della sinistra per andare in mezzo alla gente e sentire i loro problemi quotidiani.Lavoro,ambiente,pensioni,sanita,costo della vita, questi dovranno essere i nostri temi principali,per essere ascoltati.

  2. Scintilla, credo sia giunto davvero quel momento in cui tu, come tanti altri nel corso di questi anni, hai sperato. L’unità della sinistra deve far fronte alle spinte centriste tanto in voga nell’ultimo periodo. Dobbiamo trovare la forza non solo dall’unità dei partiti di Sinistra, ma anche dall’unità di tutta la gente che per cultura o condizione sociale si identifichi nei nostri comuni ideali.Tutto ciò, tenendo ben presenti quali siano state le cause che hanno spesso portato queste stesse persone a disaffezionarsi ai partiti. Da ciò viene il mio invito a stringere dei legami forti coi movimenti, ad eliminare ogni forma di burocrazia all’interno dei corpi politici, a dare spazio alle nuove istanze portate avanti dai giovani (i loro modelli alternativi all’attuale mondo disparatamente globalizzato), a non cedere ai compromessi governativi, specie quando il governo si regge sui ricatti.Legge 30, legge Bossi-Fini, legge Fini-Giovanardi, legge Maroni…Leggi ingiuste che andavano (e vanno) abolite. “Senza se, senza ma”.I patti vanno rispettati.I governi di merda non vanno appoggiati. Confindustria non va accontentata.Da giovane militante del partito, spero che chi è in alto si renda conto di ciò e possa trarne una lezione per il futuro.

  3. Avete scritto:”l’opposizione non è avvertita dalla popolazione nel territorio a causa dell’assenza quasi totale di manifesti, comizi, o più semplicemente comunicati alla fine dei lavori consiliari.”secondo la mia modesta opinione l’opposizione non è avvertita;punto e basta!.Cari compagni dovreste avere l’onestà intellettuale di aggiungere a quel ragionamento che rifondazione non è immune da colpe, infatti all’interno del consiglio comunale siete ininfluenti, nonostante la presenza di un consigliere comunale. non farebbe male un po di autocritica, invece di far finta di nulla e pensare di uscire da questa situazione con l’ennesima mossa del cavallo(una bacheca un volantino una festa) ….fino al prossimo comunicato(che meglio di niente sono).Resta ha le sue colpe ma non è il solo imputato…. ricordatevi della pagliuzza di evangelica memoria.

  4. Si chiamerà ‘La sinistra l’arcobaleno il nuovo soggetto politico che sarà battezzato ufficialmente nel corso degli stati generali della sinistra in programma sabato e domenica a Roma. A dare il via libera ufficiale al nome sono stati i quattro segretari della sinistra, Franco Giordano (Prc), Oliviero Diliberto (Pdci), Fabio Mussi (Sd) e Alfonso Pecoraro Scanio (Verdi), nel corso di una riunione nella quale sono state definiti gli ultimi dettagli dell’assemblea generale. Il nuovo soggetto politico sarà caratterizzato da un simbolo comune, un ‘segno graficò lo definiscono i segretari, che sarà presentato ufficialmente nel corso dell’assemblea generaleansa mercoledì 5 dicembre 2007

  5. Nel processo di costruzione del soggetto unitario e plurale sta affermandosi l’ipotesi di andare alle prossime amministrative con una lista unitaria, da proporre in tutte le realtà territoriali come decisione assunta dal nazionale. Rispetto a ciò ritengo sbagliato sottrarre ai territori la possibilità di decidere situazione per situazione la fattibilità di un cartello unitario, poiché si stanno determinando in alcune realtà territoriali, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia, operazioni di riciclaggio di personale politico irricevibile, che si posiziona laddove si crea la possibilità di inserirsi; fenomeno, questo, che interessa in particolar modo i soggetti politici formatisi in questi ultimi mesi.Se non si dovesse tener conto dei rischi connessi a questi fenomeni si rischia di essere omologati a personale politico compromesso, di svilire l’impegno generoso, passionale, pregno di idealità delle/i nostre/i compagne/i sui territori e di tradire, quindi, le ragioni della nostra esistenza.

  6. Convinto che alla fine l’arcobaleno finira’ in un dimenticatoio e’ Claudio Grassi, senatore del Prc leader di Essere Comunisti, il quale osserva che difficilmente sara’ presente alle elezioni. Questa mattina i quattro segretari sono stati vaghi sulla possibilita’ di presentarsi insieme alle amministrative. “Si tratta di una scadenza che comporta una variabilita’ di situazioni- ha spiegato Fabio Mussi al termine dell’incontro tra i segretari- l’impegno e’ a compiere tutti gli sforzi possibili per andare uniti”. Tradotto, puntualizzano dai quartieri generali della Sinistra significa che si fara’ il possibile, ma nulla e’ assicurato. “Alla fine decideranno le realta’ territoriali – spiega Claudio Grassi, leader di ‘Essere Comunisti’ corposa componente del Prc – perche’ questa mattina in fondo si sono riunite solo alcune persone che hanno deciso di darsi un logo comune. Alle elezioni, invece, decideranno le federazioni e si affideranno ancora al simbolo storico della sinistra. Cosi’ l’arcobaleno tornera’ nel cassetto dei quattro segretari”.Secondo il senatore comunista “e’ improponibile infatti unire in un progetto strategico due partiti diversi come noi e i Verdi. Alle provinciali di Roma, ad esempio, sarebbe molto rischioso non usare la falce e martello”.

  7. Siamo compagne e compagni di Rifondazione Comunista, già sostenitori di diverse mozioni presentate al congresso di Venezia, e rivolgiamo un pressante appello affinché il Congresso che si sta preparando per i prossimi mesi sia in grado di favorire la partecipazione e la sovranità di tutte/i le/i compagne/i sul futuro del nostro partito. Solo il confronto limpido e democratico su precise roposte politiche,anche diverse o alternative tra di loro, che non mimetizzi, ma evidenzi le opzioni oggi esistenti nel partito e nello stesso gruppo dirigente,sulle principali questioni che abbiamo di fronte, potrà determinare scelte chiare e sintesi proficue per il rilancio, il rafforzamento e l’unità del Partito, che noi tutti auspichiamo.Siamo fortemente preoccupati per l’attuale situazione politica e per l’involuzione della dialettica democratica nel Partito negli ultimi mesi.Diversamente dalle indicazioni scaturite dalla Conferenza di Organizzazione, la stessa situazione interna del partito si sta caratterizzando per crisi della militanza, separatezza dei gruppi dirigenti ,deficit di democrazia, tendenza all’appiattimento istituzionale e alla “governabilità”, come dimostra il recente ingresso nella Giunta Regionale Toscana, a metà legislatura e senza nessun programma comune.I risultati delle ultime elezioni amministrative, l’insuccesso della manifestazione di Piazza del Popolo del 9 giugno, una diffusa critica della politica, il malessere esistente nei luoghi di lavoro segnalano in modo inequivocabile una crescente delusione popolare nei confronti del governo Prodi e i rischi di una grave separazione della sinistra politica dalla società e dai movimenti di lotta più significativi nati nel nostro paese, da Genova in poi.All’interno di una continua deriva moderata della politica del governo Prodi, le ultime vicende (accordi sulle pensioni e sul welfare e orientamenti autoritari e razzisti sulla sicurezza) segnano uno strappo vero e proprio con la cultura e la natura del nostro partito e della sinistra alternativa.I problemi all’interno del governo Prodi sono cominciati sin dall’inizio. Nonostante i nostri sforzi e le nostre denunce, non siamo riusciti a neutralizzare la forte pressione della Confindustria e dei poteri forti sulla Finanziaria 2007 e ad invertire la tendenza alla perdita costante del potere d’acquisto di salari e pensioni, che alimenta la crescita costante di povertà e insicurezza sociale Viva le bandiere rosse comuniste no al superamento del PRC.

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