Durante lo svolgimento dei  congressi   è stato votato il seguente Ordine del Giorno:

 

Si  impegna il Partito a promuovere una campagna per accelerare le dimissioni del Sindaco di Brindisi, costruendo con tutti gli strumenti necessari una adeguata informazione nei confronti della popolazione brindisina di quanto sta avvenendo.

 

Il fenomeno criminale che sta investendo Brindisi e parte del Salento va guardato dritto negli occhi e  analizzato.

Di recente abbiamo visto un aumento esponenziale di fatti criminali, dalle rapine ai supermercati e alle attività commerciali in genere, agli scandali che hanno investito il Comune di Brindisi e la ASL  di Brindisi, fino all’invio di proiettili al PM Milto De Nozza e ad un poliziotto della Questura di Brindisi. E’ di ieri la notizia dell’incendio dell’auto del segretario cittadino del PD Antonio Elefante.

A tutte le persone offese va la nostra solidarietà.

Non tutti i fenomeni criminali sono uguali e non tutti hanno la stessa matrice, ma a Brindisi, abbiamo imparato negli anni, non vi è nulla di folcloristico. Non era folcloristico il contrabbando, che infatti aveva ramificazioni internazionali e rapporti con alcuni paesi mediterranei e agiva con logiche macroeconomiche di tutto rispetto e non è folcloristico ciò che sta avvenendo ora.

In questa fase ciò che si trova davanti il territorio brindisino è il prodotto complesso, molto complesso, degli effetti di una crisi economica e del modello politico di gestione di tale crisi. E’ evidente che un processo di disoccupazione di massa sta producendo un ritorno alle attività microcriminali da un lato e , dall’altro il modello politico applicato per dare risposte a queste degenerazioni è assolutamente inadeguato. Non è sufficiente un mero richiamo ai principi della legalità per uscire dal vortice: si rende indispensabile la costruzione di un’altra politica che agisca sui processi reali e produca risposte adeguate. Gli scandali recenti riguardo gli appalti della ASL di Brindisi, ad esempio, ci parlano di un sistema che si poggia su un modello politico, quello della privatizzazione del sistema sanitario che fa acqua da tutte le parti. Fermo restando il necessario garantismo del caso, ciò che viene fuori è che il sistema dei privilegi e del rapporto privatistico fra chi organizza il sistema pubblico e chi partecipa alle gare d’appalto è troppo chiuso e privo del giusto grado di garanzie. Tutto questo rende la persona che necessita di sanità realmente fuori dagli obiettivi del modello messo in campo.

Anche la vicenda che vede protagonista il Sindaco di Brindisi lancia dei messaggi: parla di un rapporto privilegiato fra un Sindaco ed Equitalia nella gestione dei problemi privati del primo. Certo, anche qui, è necessario attendere il lavoro della magistratura, ma appare assolutamente evidente che esiste uno scarto fra quello che farebbe un qualunque impiegato o dirigente di Equitalia nei confronti di un pensionato al minimo o di un cassintegrato e quello che viene fatto nei confronti di un Sindaco. In questi anni le cronache dei giornali erano ricche di notizie riguardo persone che si son suicidate proprio per i debiti con Equitalia senza poter accedere ad alcun rapporto privilegiato per trovare soluzioni ai propri problemi. Riteniamo insufficienti le repliche del Sindaco Consales, in specie laddove pensa di trovare giustificazione attraverso il raffronto con le vicende che hanno visto protagonisti, a diversi livelli, il Ministro Cancellieri e il Presidente Vendola.

Il modello sociale nel quale siamo calati esprime esattamente questa disparità, fra chi in modo autoreferenziale accede a forme di privilegio e chi ne resta fuori. Il Governo e principalmente la cultura delle larghe intese, che qui in Puglia e a Brindisi sembra assumere la forma delle larghissime intese perché  coinvolge anche  SEL, ha come effetto la distruzione della politica e la possibilità di immaginare una alternativa che sia davvero tale.

Siamo persuasi che intorno a queste pratiche, sia che abbiano rilievo penale sia che non lo abbiano, si sia costruito un blocco di interessi territoriale che ha come scopo la propria riproduzione ai vertici della  classe dirigente e la continuazione della  cultura consociativa che storicamente ha caratterizzato questo territorio.

La popolazione e le classi subalterne sono vittime di tale sistema e ne pagano gli effetti in termini di peggioramento delle condizioni di vita materiali, individuabili nel peggioramento della qualità del sistema sanitario e nelle mancate possibilità di accedere, senza padrini, ai pochi posti di lavoro che si rendono disponibili.

La richiesta di dimissioni sono il prodotto di una valutazione politica ed esulano dalla valutazione dei profili penali, la cui verifica è nelle competenze della magistratura, ma individuano nel blocco di potere citato il soggetto plurale che decodifica gli interessi cui facciamo riferimento più su.

Una campagna straordinaria per accelerare le dimissioni del Sindaco di Brindisiultima modifica: 2013-11-26T08:56:25+01:00da casadelpopoloff
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