“Eppure, hanno sostenuto i due giovani, si parla tanto del coinvolgimento delle associazioni presenti sul territorio riguardo al contributo di idee e progetti, utili a ripensare un quartiere migliore e che offra spazi e opportunità di aggregazione.
Lo skate park vuole essere un centro di aggregazione e un cantiere culturale a disposizione dei giovani, che si pone alcuni fondamentali obiettivi.
Innanzitutto la riqualificazione di un impianto sportivo che versa in stato di semiabbandono, mediante l’allestimento di aree dedicate alla pratica dello skate, della spray-art, della breakdance, del basket, la realizzazione di progetti musicali, mostre, proiezioni e performance artistiche di vario genere.
Oltre che proporre uno spazio ai giovani, dove progettare il tempo libero e dare carta bianca all’estro di ognuno di questi ragazzi nei modi più svariati e originali, sviluppando doti sportive e artistiche.
L’effettiva riqualificazione e ripopolazione del quartiere San Lorenzo può partire anche dal contributo dell’associazionismo e dagli scambi giovanili.
Lo spazio, entrando nello specifico, sarà organizzato su base associativa e l’ingresso sarà consentito ai soli soci tesserati che, una volta avviato il progetto, si riuniranno in diversi gruppi di interesse che proporranno, progetteranno e collaboreranno all’organizzazione di eventi che daranno risonanza ad un progetto, che vuole essere punto di riferimento per i giovani del quartiere San Lorenzo ma anche di tutta la città di Francavilla Fontana”.
La pratica dello skateboard, nata in California negli anni ’50 e diffusasi nel nostro Paese dopo gli anni ’70, necessita dell’utilizzo di specifici arredi urbani. Fin dall’inizio gli skaters hanno contribuito a ridisegnare le periferie urbane, attraverso la costruzione di geometrie innovative.
Talvolta anche in contrasto con le regole, al fine di esercitare il loro diritto alla riappropriazione degli spazi. Questi giovani, in gran parte anche appassionati surfisti, recuperarono e valorizzarono aree urbane degradate, rivitalizzando molte periferie di grandi metropoli.
Negli anni ’80 in Italia arrivò il riconoscimento ufficiale del Coni che attribuì allo skateboard lo status di disciplina sportiva affiliata alla Federazione italiana di hochey e pattinaggio. Lo skateboard, negli ultimi 15 anni, si è particolarmente diffuso, diventando un’attività sportiva di tutto rispetto. Molti Comuni, non a caso, hanno promosso la realizzazione di impianti e strutture per promuoverne la pratica nelle condizioni più idonee.