FRANCAVILLA FONTANA Casadelpopolo (BR) Organo di contro-informazione

CIAK, ME NE VADO “CIAO MARIO LA FAREMO ‘STA RIVOLUZIONE'”


“CARO MARIO LA FAREMO ‘STA RIVOLUZIONE'”
Questo lo striscione che guida la testa del corteo di giovani studenti a Napoli che stamattina sono scesi in piazza per protestare contro la riforma Gelmini. Manifestazioni e grandi cortei si stanno diramando oggi in tutte le città d’Italia,con un unico obbiettivo :bloccare questa riforma scolastica.
Una riforma che taglia tutti i fondi della ricerca,una riforma che penalizza il sapere pubblico a vantaggio di quello privato. Con questa mossa il ministro dell’economia Giulio Tremonti cerca di recuperare qualche soldino,proprio come ha fatto con i tagli al cinema,alla cultura e al servizio  pubblico.
Ed ecco che all’improvviso tutto quello che è stato scritto nella Costituzione viene dimenticato,tutte quelle belle parole vengono gettate alle ortiche.
Non ho mai creduto che questo governo potesse rispettare la Costituzione, oggi chi governa non ha interesse a difendere i più deboli.Questo è il berlusconismo,e noi lo abbiamo accettato ,proprio noi,i più deboli.
“E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”  Questo è l’articolo 3 della costituzione.
Io sono uno studente della facoltà di lettere e filosofia di Torino e riesco a portare avanti i miei studi grazie alla borsa di studio,ovvero grazie i soldi di tutti voi,grazie ai soldi dello “stato”. Se la riforma passerà, e quindi se tutti i fondi per le borse di studio vengono tagliati,dovrò affrontare “ostacoli di ordine economico e sociale,che impediscono il pieno sviluppo della mia persona umana”.
Per questo stamattina sono sceso in piazza con i miei compagni,proprio come hanno fatto i miei genitori e come hanno fatto i miei nonni. La costituzione è un bene pubblico,è nostra e la dobbiamo difendere a tutti i costi. Nel corso dei secoli a noi,i più deboli,nulla è stato regalato,dal diritto allo studiio alla libertà di pensiero e di parola. Non vedo perchè oggi dovremmo dimenticare queste grandi conquiste,un mondo più giusto è ancora possibile.
Oggi i più deboli sfilano per in tutta Italia anche in onore di un grande compagno,Mario Monicelli,uno che i deboli li ha sempre sostenuti.
Ecco come ci piace ricordarlo:
«Quello che in Italia non c’è mai stato, una bella botta, una bella rivoluzione, Rivoluzione che non c’è mai stata in Italia… c’è stata in Inghilterra, c’è stata in Francia, c’è stata in Russia, c’è stata in Germania, dappertutto meno che in Italia. Quindi ci vuole qualcosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto, trecento anni che è schiavo di tutti.»
Noi,caro Mario,ci stiamo provando a darla una botta a quest’Italia…

Nicola Modugno

 

CIAK, ME NE VADO “CIAO MARIO LA FAREMO ‘STA RIVOLUZIONE'”ultima modifica: 2010-11-30T17:00:00+01:00da
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