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Cari/e responsabili dei vari blog francavillesi,

credo sia convinzione comune il fatto che la politica fatta dai cittadini, finalizzata al soddisfacimento dei bisogni primari e volta alla crescita non solo economica, ma anche culturale di un territorio e delle sue genti è un sogno che richiede partecipazione, una partecipazione fatta di discussione, confronto e anche (auspicabilmente) scontro verbale, nella consapevolezza che laddove non c’è lo scontro, vince l’appiattimento culturale.

I nuovi mezzi che oggi la tecnologia ci offre, permettono di fare un salto in avanti in questa direzione, verso una più ampia partecipazione democratica al dibattito sulla gestione della “res publica”.

La città di Francavilla Fontana rappresenta, sotto questo punto di vista, uno scenario molto fertile, data la grossa proliferazione in questi ultimi tempi di spazi virtuali di confronto, piattaforme di discussione aperte a chiunque desideri farne uso, dire la sua, farsi ascoltare.

Diversi sono ovviamente i presupposti dai quali ciascun “blog” (questa la parola magica) è nato: da quello che si fa portavoce di un determinato e ben identificabile progetto di società (sia esso comunista, radicale o conservatore) a quello che nella propria intestazione si autodefiniva fino a poco tempo fa “indipendente”, risultando però (anche se in buona fede) non meno politicizzato degli altri, se non altro a livello dei principali collaboratori. Del resto, ciò è inevitabile dal momento che tutti noi, il giorno delle elezioni, compiamo una scelta meramente “politica”. Se poi questa scelta la sponsorizziamo anche nei nostri articoli, la qualifica di “indipendente” davvero non ha più motivo di esistere, a meno che con quel termine non si voglia identificare il libero arbitrio e giudizio che guida la mente del redattore di un articolo.

In quel senso, però, siamo tutti “indipendenti”, dal militante di Rifondazione Comunista a quello di Alleanza Nazionale. Nessuno ci dice quel che dobbiamo scrivere, nessuno segue delle direttive di partito, neanche noi che sul nostro blog facciamo campeggiare dei simboli inequivocabilmente politici, ma che contemporaneamente non abbiamo mai rifiutato di criticare anche aspramente ciò che rispetto a quelle bandiere rappresentava a nostro avviso una deviazione verso progetti non voluti (leggasi “Sinistra Arcobaleno” e “verticismo”), a vantaggio delle richieste della base.

Al di là delle “scelte terminologiche” più o meno veritiere e sulle quali non intendo comunque muovere alcuna ingenerosa critica, esprimo la mia piena soddisfazione per il lavoro di tutti coloro, giovani come me (ed è questa la più bella novità, quella che più mi fa ben sperare), che hanno deciso di impegnarsi in questo compito.

Propongo, a questo punto, dato anche l’ormai prossimo appuntamento elettorale per il Comune di Francavilla, di poter riuscire a realizzare qualcosa di più grande, qualcosa che trasformi uno spazio virtuale in uno reale, materiale: un pubblico dibattito in cui tutti noi, responsabili e collaboratori di blog, possiamo dibattere faccia a faccia, aggiungendo ai nostri abituali nome e cognome, anche il nostro volto e la nostre voce, l’unica capace di trasmettere il sentimento che muove le nostre parole, troppo asfittiche sulla carta o sul monitor. Potremo discutere sul come e quando realizzare ciò, tenendo presenti gli impegni universitari o lavorativi di ciascuno di noi.

Sarebbe un ottimo modo di conoscerci e un’ ulteriore occasione per affermare il bisogno di confrontarsi e di incontrarsi, nella convinzione che la città in cui viviamo non è virtuale, ma reale. E soprattutto, malata com’è, ha un bisogno estremo di confronti e dibattiti, della freschezza partecipativa delle giovani leve e di tanto entusiasmo. Potremmo, ad esempio, esporre in quell’occasione il nostro progetto in merito ad una nuova città, le priorità da seguire, gli errori da non ripetere. Su tutto ciò e su altro ancora si potrà discutere, ognuno dal suo punto di vista, ognuno secondo le proprie idee.

L’invito è ovviamente rivolto sia a destra che a sinistra (anche agli “indipendenti” mi verrebbe da dire con benevola ironia). Veti da parte mia non ce ne sono, dal momento che nessun blog finora si è proclamato “fascista”.

Un abbraccio a tutti/e.

 

Raffaele Emiliano

Lettera aperta a tutti/e i/le responsabili di blog francavillesiultima modifica: 2008-05-03T15:55:00+02:00da casadelpopoloff
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51 Thoughts on “Lettera aperta a tutti/e i/le responsabili di blog francavillesi

  1. Apprezzo l’iniziativa e non posso che dare la mia massima disponibilità.Mi spiace constatare che mezza lettera sia stata spesa per capire o far capire cosa volgia dire “indipendente”,ma alla fine credo che una parvenza di risposta sei riuscito a dartela da solo.

  2. T’è spizzatu li jamme, raffaè….

  3. Beh… visto che tra i due significati che sono riuscito a rintracciare, hai scelto quello meno incoerente con la reale natura del tuo blog (e, ripeto, ben venga tale natura, comune a tutti gli altri blog, compreso questo), non vedo perchè veniva utilizzato proprio quel termine nell’intestazione.Se condividi la mia “parvenza di significato”, convieni allora che dovremmo definirci tutti “indipendenti”, quali in effetti siamo. Non lo facciamo, però, proprio perchè siamo convinti che si tratta di un termine pericolosamente facile a confondersi in politica.Non hai colto il senso dell’ironia insito nelle mie parole, caro Giuseppe. Quelle parole non volevano assolutamente rendere la tua risposta così permalosa nei suoi tre quarti finali, in proporzione più della metà della mia lettera.Ritornando al vero e unico scopo della mia richiesta, ti ringrazio, comunque, per la disponibilità. Saranno accolte con piacere anche le tue eventuali proposte.

  4. Le polemiche le lasciamo fare ad altri,non è ciò che mi interessa.L’iniziativa che hai lanciato è molto interessante e credo che se organizzata con un carattere propositivo avrà un ottimo successo.Perciò credo che il tema principale debba essere il futuro della città,idee,progetti,proposte.Mi piacerebbe un’iniziativa aperta, libera,scevra di formalismi e piena di sostanza.In più potrebbe essere l’appuntamento che apre la campagna elettorale,perciò se i protagonisti sono volti nuovi potrebbe anche rappresentare quello che in tanti auspicano possa accadere alla politica francavillese,il rinnovamento.Ps:io tornerò a Francavilla la prima settimana di Giugno,prima è impossibile causa un “simpaticissimo” esame..Spero che l’iniziativa la si possa organizzare per quel periodo.

  5. Condivido in pieno ciò che hai appena scritto. I nostri propositi – noto con sommo piacere – son gli stessi.Per quella settimana anch’io dovrei poter fare un salto a Francavilla, ma comunque ci potremo riaggiornare fino ad allora, magari dopo aver sentito anche gli altri.A presto.

  6. Ciao Raffaele,dopo aver sentito l’opinione di tutti coloro che mi aiutano sul blog e che mi seguno nella nascita della mia associazione culturale, OMONIMA dello spazio web, ti do la mia piena disponibilità alla partecipazione all’incontro da te proposto, consapevole che il confronto dialettico, all’insegna della contrapposizione costruttiva, non possa far altro che accrescere la democrazia e la partecipazione.http://futuritrascorsi.myblog.it

  7. Come responsabile del blog “La voce Francavillese”, apprezzo l’inizitiva proposta da Raffaele Emiliano e do la mia piena disponibilità all’iniziativa, sicuro di un dibattito ed una partecipazione seria e costruttiva.Cordiali Salutihttp://www.lavocefrancavillese.blogspot.com/

  8. Cari Gianni, Alessio e Danilo,mi rende davvero felice il fatto che anche voi abbiate accolto positivamente il mio invito. E’ un bel segnale di apertura e di confronto che si apre tra noi giovani, un segnale che se perseguito con coraggio e decisione potrà forse dare i risultati che noi tutti, chi da sinistra chi da destra, auspichiamo.Il tempo per progettare al meglio quest’iniziativa c’è tutto.Per adesso, in attesa di maggiori certezze su data e modalità dell’incontro, non posso far altro che rivolgervi nuovamente i miei più sinceri ringraziamenti.Vi saluto.

  9. e sergio tatarano? dove sei sergio ora che il tuo sogno si sta per realizzare?

  10. in genere ad attaccare sei sempre il primo!mi aspettavo fossi il primo anche in questo caso in cui viene fatta una proposta così interessante(finalmente!)ed invece……..

  11. Credo che al momento Sergio si trovi fuori città,figuriamoci se non darà la propria disponibilità all’iniziativa.

  12. considerando che finalmente ho capito ciò di cui parlava oggi giuseppe nei commenti al mio blog, accolgo positivamente l’iniziativa, purtoppo non posso garantire la mia presenza perchè questo è ancora periodo elettorale nelle università e poi arriverà inesorabile quel simpatico periodo definito sessione d’esame, quindi voi decidere pure la data se ci sarò nulla mi vieterà di partecipare.un saluto alessandrahttp://ilnostropostonelmondo.myblog.it

  13. Caro Raffaele, sono appena rientrato da Chianciano dove mi trovavo per una assemblea aperta in cui si è discusso di Politica. Un po’ come quello che lodevolmente proponi con questo tuo post (anche se con qualche riserva conclusiva).Non posso che dare, a pelle e di getto, la mia piena disponibilità. Si possono studiare le modalità e mi permetto di sforzarmi io stesso per l’elaborazione di una strada che possa risultare la più appropriata.Personalmente, mi muoverò perché si possa organizzare un incontro senza esami preventivi, del sangue o di altro, ma realmente aperto a tutti e a qualunque idea di città. Per quanto mi riguarda, insomma, voglio tranquilizzare Stefano, non mancherò. 🙂

  14. Cara Alessandra,ti ringrazio per la tua disponibilità eventualmente ostacolata solo dalla campagna elettorale all’interno dell’università. Del resto anche io, come membro dei Collettivi Universitari Romani, mi sforzerò di dare una mano ai compagni in questo periodo. Proprio per questo motivo, pensavo si potesse guardare alla festività del 2 Giugno come punto di riferimento approssimativo per la data dell’iniziativa, una data ovviamente non vincolata.Subito dopo avrò anch’io i miei esami. Ci sarà, comunque, tutto il tempo per organizzarci e progettare l’incontro. Spero tu possa farci sapere, più in là nel tempo, la tua decisione.Un saluto.

  15. Caro Sergio,anche a te va il mio “grazie”. Il dibattito trasversale da te più volte auspicato e che sei anche riuscito ad ottenere in più di un’occasione, potrebbe (come vedi) materializzarsi anche tra di noi, nella nuova generazione. Detto ciò, colgo nella tua risposta la solita “macchiolina” di incomprensione (ahimè) reciproca. Secondo te, io avrei posto una qualche riserva conclusiva, riferendoti probabilmente al rifiuto di eventuali fascisti a cui facevo riferimento nel mio invito.Ti confermo il mio veto, qualora ce ne fosse bisogno, qualora ci fosse davvero un blog francavillese che si “autoinfamasse” dandosi quel triste appellativo (per fortuna non ce n’è bisogno).I recenti fatti di Verona (un esempio fresco) non ci parlano di violenze compiute da extracomunitari (a Verona forse non ne trovi neppure, perché lì “la razza è ariana”), ma ci raccontano di pestaggi ad opera di neofascisti.Ecco, diciamo che per gente del genere (o molto simile) le porte non sono aperte. Se vuoi puoi aprirle tu, io no. E ti invito a non virgolettarmi la solita citazione di Pasolini, scrittore a me caro, per me esemplare nella critica e a volte dura analisi del ’68, ma le cui parole in merito a “fascisti” e “antifascisti fascisti” riguardavano altre vicende, altre logiche, altri anni. I movimenti di estrema destra di oggi sono ben altro, purtroppo.L’antifascismo non dovrebbe essere, caro Sergio, un’ opzione facoltativa, altrimenti le nostre celebrazioni per il 25 aprile sono solo retorica. Avrebbe ragione, dunque, chi contesta a certa destra proprio ciò. Oggi più che mai, all’indomani delle ultime elezioni, non l’abbasserei proprio la guardia.Detto questo (avrei preferito evitare questa dissertazione, ma mi ci hai inevitabilmente spinto), ti rinnovo il mio ringraziamento e ti saluto.

  16. Una data possibile (più o meno il 2 Giugno) l’ho lanciata nei commenti precedenti.Per quanto riguarda l’/gli eventuale/i moderatore/i dell’incontro, la scelta potrebbe essere, a mio avviso, tra qualche giornalista dei quotidiani locali: Damiano Balestra (Gazzetta), Maria Angelotti (Quotidiano e IV Canale), Gianni Cannalire (Quotidiano), Emilio Mola (Senza Colonne).Io vi propongo di scegliere qualche nome all’interno di questa rosa. Vediamo un pò insieme.

  17. Caro Raffaele, caro compagno, se mi consenti.Ritengo innanzitutto non oziosa questa discussione ed è per questo che cercherò di risponderti brevemente. Anzi: per me è già questo l’inizio del confronto tra i vari gestori di blog. Insomma, partiamo da qui! So bene che una certa impostazione politico-culturale, con la quale continuo a confrontarmi da sempre con (credimi) autentica passione, ritiene determinati atteggiamenti da me rivendiati come un abbassamento di guardia o il mio antifascismo come “opzione facoltativa”.Già Cento passi era un banco di prova importante su questo: spesso ci si (con rispetto parlando) masturbava mentalmente per decidere se le nostre iniziative dovessero essere aperte all’esterno e quanto dovessero esserlo. Tizio va bene invitarlo, Caio no perché “fascista”. Ti dico una cosa semplicissima: se ho avuto qualche merito in questi anni o mesi come esponente radicale e coscioniano è stato quello di essermi confrontato con tutti e in un certo senso di essere riuscito a prendere i risultati, le azioni concrete, insomma il “meglio” da tutti i soggetti con cui ho cercato di interloquire. Mettere dietro lo stesso tavolo Emanuele Modugno e Euprepio Curto a parlare tutti di moratoria, beh, per me è stata una vittoria e una soddisfazione personale. Se è vero che quelli di Pasolini erano altri tempi, è vero anche che erano tempi molto più violenti, e tuttavia sempre allora la stessa persona (Marco Pannella) andava in tv a incontrare Almirante per difendere i “froci” (ancora abbastanza invisi alla “sinistra” ufficiale), si beccava gli sputi fascisti ma anche gli insulti di certa sinistra che considerava l’antifascismo pannelliano un valore flessibile (accusa credibile?). Ma non vi è solo quello, vi è la necessità di parlare a chi è goffamente e frettolosamente finito nell’ingranaggio fallimentare di un pensiero perverso, eppure non è irrecurabile, se è vero che la parola rappresenta il primo autentico strumento nonviolento del quale servirsi per modificare l’esistente. Io non voglio “sparare a vista” il fascista, voglio parlarci esattamente come voglio stabilire un dialogo con te o con chiunque altro.Quello che non si comprende è che non prestarsi al confronto e al dialogo col “fascista” è quello sì, per me, tradimento all’ideale di libertà e dunque risposta reazionaria al fascismo.Ti saluto affettuosamente, rinnovando l’invito a partire da qui nel nostro incontro e impegnandomi a realizzarlo nella maniera più aperta e visibile.

  18. Caro Sergio,parlare di antifascismo in uno Stato che ripudia il fascismo, come anche la guerra, non è ozioso. Non lo è, dunque, neanche per me. Permettimi di dire, però, che dovrebbe essere scontato. Mi sto ricredendo.Ti sbagli facendo un paragone tra l’esperienza da te vissuta a “Cento Passi”, in cui a detta tua si impediva di far parlare Caio sol perché era di centro-destra e quindi veniva etichettato come un “fascista”, e quello che invece sto proponendo io.L’invito, avrai notato, l’ho rivolto a tutti i blog di sinistra e di destra. Non l’ho rivolto anche a dei fascisti, ma a dei giovani di destra che non si dichiarano tali (e che spero si offenderebbero se così venissero chiamati). Io non considero “fascista” questa gente. Potrò essere in disaccordo con loro su tutto (come lo sarei pure e forse anche di più con un “veltroniano”), ma non contesto a questi ragazzi la mancanza di rispetto verso le istituzioni o verso chi la pensa diversamente, o veste diversamente, o crede in un altro dio tra i tanti a disposizione. Non picchierebbero a vanvera e dell’infamia compiuta non se ne farebbero un vanto.Io sono un antifascista, altrimenti non sarei un italiano. Un italiano che ripudia la guerra e il fascismo, mali assoluti dai quali i nostri antenati vollero liberarci pagando col sangue. L’Italia celebra il 25 Aprile non la festa della “libertà” (come l’ha infelicemente chiamata il nuovo Presidente della Camera Fini), ma la giornata della Liberazione dal nazifascismo.LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO.LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO.LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO.Spero ti resti impresso il carattere maiuscolo e ti invito, dunque, a non strumentalizzare più l’ultima parte del mio invito. Due anni fa, ho perso un amico di università a causa di un’ aggressione fascista, non mi va davvero di scherzarci su. Oggi anche il ragazzo di Verona è morto. Mi sembra una pesante offesa tutto ciò.E poi non credo ci sia altro da dire, se non ulteriori argomenti a favore della necessità di ripudiare sempre e comunque qualsiasi forma di violenza e oppressione, orrori che col fascismo passarono alla storia, ma che col neofascismo rischiano di ritornare e di essere peggiori di prima. La Costituzione la conosci bene (l’hai anche studiata), il buon senso non ti manca.Ti saluto.

  19. purtroppo ho visto coi miei occhi le foto – infelici – di una persona a cui hai rivolto il tuo invito, raffaele, che fa il saluto romano davanti ai forni di auschwitz. quella persona ora può dirsi ‘di destra’, come tu auspichi, piuttosto che ‘fascista’, e raccogliere l’invito a incontrarti. ma non la racconterà mai giusta alla sua coscienza.almeno così si spera.

  20. Solidarietà alla famiglia di Nicola, vittima del clima e della cultura di odio che cresce nel paeseCredo che le parole di Fini si commentino da sole: mette sullo stesso piano un omicidio e la manifestazione di opinionCredo che quelle di Fini siano parole incredibili e indegne di chi occupa un ruolo istituzionale di quel peso. Le sue sono affermazioni che si commentano da sole: come si può mettere sullo stesso piano l’omicidio brutale di un ragazzo con la manifestazione di opinioni, che per altro io personalmente non condivido? La destra vuole rimuovere totalmente le proprie responsabilità nell’aver creato un clima di odio nel paese da arrivare a fare affermazioni assurde come quelle di Fini. Perlomeno di fronte alla morte di un ragazzo si dovrebbe avere la decenza di dire la verità.

  21. io sto preparando un esame,quello di dover capire se cambiare, da elettore convinto,schieranmento o meno alle prossime elezioni.Tutto dipende dalla geografia politica che ci rappresenteranno.Se dovesse essere rappresentato da soggetti che hanno infangato questa amministrazione ed il paese per intiero,allora il mio diniego al voto sar� palese.Lo sapesse chi pensa di poter far passare del tempo, magari fino a luglio, per far raffreddare quei fuochi che oggi covano nella nostra amata cittadina. Basta con i personaggi sporchi e riluttanti, basta con la brama di potere, basta con i soggetti che da terraglie sono divenuti bicchieri della politica.E forse l’ora di cambiare regime, � forse l’ora di far divenire una richiesta di certificato un diritto e non una elargizione connivente,un progetto edilizio regolare non soggetto al veto o ad altro da parte di qualche burocrate, una licenza commerciale da ottenere per meritocrazia e non per interesse di qualcuno, un posto di un concorso previa visita al santuario di turno? A qualsiasi burocrate caduto in disgrazia oggi mi vien solo di raccomandargli di fermarsi un attimo, riflettere sugli errori, e poi successivamente, appurato l’esistenza del bypass della citt� e non di pseudo-apostoli inquadrati riprendere il cammino.Oggi forse quel bypass non esiste pertanto bisognerebbe forse attendere.Se qualche burocrate “intender non vuol” allora proviamo a farlo intendere inviando al burocrate o ai burocrati caduti in disgrazia e che non sono graditi dalla stragrande omertosa citt� una busta bianca con cartoncino ove riportare la dicitura “PER FRANCAVILLA? NO GRAZIE” ed inviarla affrancata all’intestatario.Se una montagna di lettere lo o li sommerger� evidentemente schiacciati dal peso della propria coscienza eviteranno di recare altro danno.Pierluigi F.(fascista convinto)

  22. poveraccio!

  23. Ciao Raffaele, ho risposto alla tua richiesta con un post su http://www.lachiazzafrancavillese.com/ perchè avevo da fare alcune considerazioni e il commento sarebbe stato eccessivamente lungo…spero leggerai…buona giornata

  24. Caro Raffaele,ne è passato di tempo da quando invitavi i tuoi compagni a chiedere di ignorarmi, a non rispondere alle mie “provocazioni”(?) o a non chiamarvi “compagni”. Devo dire, e non ironicamente, che un passo avanti è stato compiuto, notevole, sinceramente! Ne sono fiero, contento, me ne rallegro.Come detto sono pronto a discutere di tutto ciò come primo punto dell’incontro. Solo che mi infastidisce, direi che stona proprio leggere che io “strumentalizzo” alcunché. Cosa? Per me la tua precisazione sull’invito esteso solo a chi non si proclami fascista era un di più. E come leggi qui sopra, partono subito le masturbazioni mentali, su chi è quasi fascista, exfascista, postfascista, ecc. Insomma, capiamo perché dici di non voler aprire il dibattito e dunque di ritenere indispensabile relegare fuori da ogni discussione un “fascista” che vorrebbe invece venire a dire la sua in un incontro pubblico. Se hai ritenuto di effettuare quella precisazione allora vuol dire che essa non era superflua, aveva un senso. Parli di mancanza di rispetto delle istituzioni o delle idee altrui: beh, non credo che in quella piazza di Bologna le uova lanciate a Ferrara evidenziassero amore per l’idea e la parola dell’avversario. Non mi pare che tu abbia speso molto inchiostro per prendere le distanze da quegli atti e non credo che quelli che hanno lanciato quelle uova verrebbero tenuti fuori da un dibattito come quello organizzato da te. Piuttosto Bertinotti si è beccato i fischi per aver criticato i compagni della base, che sulla nonviolenza non hanno le idee molto chiare. Come vedi, è tutto relativo e quando la libertà non è estrema, radicale, totale, assolutamente rispettosa, non è libertà. Tollerare chi è tollerante è troppo semplice, direi scontato. Come lo Stato di diritto che va alla ricerca di leggi emergenziali quando non sa gestire una situazione grave. Quello non è Stato di diritto. Parli di ripudiare la violenza e ogni forma di oppressione. Appunto.Ritengo di essere antifascista e di rispondere con la mia idea guida, la libertà, alle stronzate rispolverate periodicamente da qualche esaltato. Io non mi limito a ripudiare il fascismo, io amo la libertà.Un saluto

  25. vi segnalo questo post sul sito *** http://www.rekombinant.org/ ***Mercoledì alla notizia abbiamo tremato. Un dolore alla pancia, unpresentimento. Mai come ora avremmo voluto essere smentiti. Non è così.La cronaca riassume drammaticamente la storia di questa città. Degliultimi anni ma anche di trent’anni fa. Abel e furlan. Figli annoiatidella Verona bene che riempivano il loro tempo dando la caccia apresenze non conformi della nostra città.Avevamo purtroppo ragione. Cinque ragazzi. Giovanissimi. Chi più, chimeno figli della Verona bene, legati agli ambiti della tifoseria neofascista, militanti o anche semplicemente simpatizzanti alla lontana deimovimenti o dei partitucoli dell’estrema destra cittadina.Vestiti bene, all’ultimamoda.Alcuni con precedenti recenti, per atti di razzismo o per problemi allostadio.Perché la composizione sociale e il profilo caratteriale del neofascistascaligero negli ultimi anni è cambiato. Una certa clima culturale esociale, alcuni imprenditori politici, un generale vento che spira hasuggerito un processo di riterritorializzazione: lasciare, o meglio, nonlimitarsi alle periferie, accantonare l’anima stradaiola e la “storica”attitudine “antiborghese” per rimpossessarsi del centro città. E conesso ridefinire formalizzare rappresentare un’identità.L’ossessione identitaria alla mia città, il mio territorio, la mia“forma di vita” si sostituisce all’appartenenza alla piccola compagnia,al bar, al quartiere, al giardino.Nicola è in fin di vita non perché avversario politico, non perchérappresentava il nemico, nemmeno perché diverso : migrante, comunista,gay, zingaro, barbone..Solo e “semplicemente” l’estraneo.non familiare.non compatibile.Parte di un gioco “perverso” , perché di questo si tratta, di un giococontro la noia: “ripulire il centro” per ripulire la città, da chi nonmerita, non è all’altezza. La “veronesità” e i suoi codici espressiviVerona è una città malata. E il virus sta proprio nel cuore, nel ventremolle del suo dna. Il male, il pericolo è sempre un elemento esterno, sempre importato.Come se ammettere ciò che non va all’ interno e cercare nelle radicifacesse traballare le fondamenta stesse di ciò che siamo. Così è semprestato in questi anni, ogni volta che Verona è finita sotto i riflettorenazionali per fatti di cronaca nera, che si trattasse di razzismo o diinquietanti fatti di cronaca (da maso a Stevanin ecc.) la città e le suestesse istituzioni hanno fatto quadrato nella difesa di una presunta“forma di vita” che nulla avrebbe a che fare con i fatti in questioneA che serve oggi raccontare per l’ennesima volta lo stillicidio diaggressioni?…Uno stillicidio di aggressioni motivate da “futili ragioni”, spesso nelpieno del centro città.Come gli accoltellamenti dell’ estate 2005, come le sistematiche azionicontro i diversi (capelloni, alternativi, mangiatori di kebab…) compiuteda una ventina di ragazzi figli della Verona bene, emerse da uninchiesta della DIGOS nella primavera scorsa. Come la “cacciata” dapiazza erbe, l’autunno scorso, l’episodio non più violento ma piùemblematico, quando alcuni antagonisti veronesi in quella piazza perbere lo spritz vennero aggrediti ed espulsi dalla stessa tra l’applausogeneralizzato e pre-politico di decine e decine di astanti. O comel’ultimo fatto “marginale” in valpolicella (il paese di Nicola) lalettera di una madre sul settimanale locale, del mese scorso, in cui sicercano testimoni di un’aggressione avvenuta in un bar , dove un ragazzodi colore giovanissimo è stato massacrato e ridotto in stampelle(fortunatamente provvisorie) tra cori da stadio e inni del ventennio,nell’imbarazzante omertà dei clienti,..Ad evitare che si ripeta. Guardando al futuro. Partendo dalle radici, quelle storiche certo.Innanzitutto quelle attuali. Il delirio securitario, la paranoia dellapaura,l’emergenza criminalità diffusa, il decoro. da tempo e in manieraesponenziale con le ultime amministrative un linguaggio si è imposto.Ci siamo svegliati una mattina ed abbiamo scoperto di essere in guerra,sotto assedio. Il nemico viene sempre da fuori e fuori deve tornare.Questo è il linguaggio criminale che succhiano col latte i figli diquesta città.Caro sindaco, alcune provocazioni….Dovremmo immaginare che quest’ ultima aggressione sia solo un effettocollaterale di una ronda autogestita? Dobbiamo spalleggiare il sindaco nella richiesta di 72 agenti di poliziaper presidiare la notte il Bronx di Piazza Erbe?Dovremmo concordare con la lega la liberalizzazione della armi di difesapersonale e suggerire a tutti i diversi di questa città di girare armati?Noi chiediamo le sue dimissioni perché simbolicamente lei è uno deimandanti morali di questa tragedia. Perché riempiendosi la bocca dellaparola d’ordine sicurezza ha alimentato una forma di “insicurezza” chenon produce voti, legittimando la libera e spontanea pretesa diristabilire il decoro, di ripulire il centro città e i quartieri dainemici della presunta veronesità. Perché il suo successo poggiasull’odio, non vive senza un nemico, alimenta una guerra irresponsabilele cui conseguenze pagheremo a lungo.Si deve vergognare per ciò che ha detto e per i silenzi, perché l’acquache oggi getta sul fuoco se fosse stato coinvolto un non veronesesarebbe diventata benzina… Quante vite rovinate servono per aprire gli occhi?A cosa è servita la tragedia di Nicola?Quanto è successo a Nicola non può “capitare”Quanto è successo a Nicola non può non insegnareQuanto è successo a Nicola non può ripetersi.*csoa la chimica**circolo pink*

  26. Rispondo ai commenti che precedono e al post pubblicato da Roberta su “la chiazza francavillese”.Proprio a Roberta mi rivolgo per primo, ringraziandola per l’apertura al confronto e comunicandole qualche appunto al suo testo. Innanzitutto, cara Roberta, ti confermo che il confronto tra noi tutti non potrà limitarsi a questa sola iniziativa, sarebbe altrimenti inutile. Per quanto riguarda poi le tue fantasiose e ingenerose ipotesi riguardo alla mia apertura, non posso che smentirti divertito punto per punto. Confermandoti di sentirmi anch’io (oltre che esserlo) un comune cittadino, non vedo perché quest’iniziativa debba essere necessariamente una risposta, quasi un tentativo di risalita, dopo la più che giusta batosta elettorale de “la Sinistra, l’Arcobaleno” e non (lo ripeterò sino alla nausea) di Rifondazione Comunista e dei Giovani Comunisti/e. Siamo stati spesso invitati, in passato, ad aprirci al dibattito e ad uscire da quelle che qualcuno a te caro (Sergio) definiva ripetutamente “riserve indiane”. Ora lo facciamo (del resto lo facciamo da sempre non solo attraverso comunicati, bacheche e articoli, ma anche parlando con la gente) e indovina un po’: tutto ciò a te “non quadra”. Il problema allora non siamo noi, ma è in chi crede che un comunista non possa dar vita a qualcosa di buono, altrimenti o non è un comunista, o quel qualcosa non è buono, o… o “qualcosa non quadra”. Quadra Roberta, quadra eccome… tanto più che il tuo gioco verbale sul nome di questo blog, sul termine “popolo” non ha alcuna ragion d’essere. Se ti riferivi alla frettolosa risposta che tempo fa ti ho dato su questo blog ad un tuo commento in cui ti sentivi attaccata, quando proprio tu non eri stata attaccata, non credo si possa parlare di risposta ironica da parte mia. Mi spiaceva soltanto che tu avessi impostato un intero e lungo commento per ribattere ad un attacco che proprio non ti avevo rivolto. Se tu avessi proposto una discussione senza scopi che non le fossero estranei, avresti ottenuto una risposta più che adeguata alle tue intenzioni. Lo facciamo con tutti, non vedo perché non avrei dovuto farlo con te.Riguardo poi alla simpatica tua idea del comunismo e del nostro simbolo, ti dico una sola cosa per concludere: dici che noi italiani non abbiamo avuto la “fortuna” di provare quella dittatura. Oltre a ciò credo che molti italiani come te abbiano avuto un’ulteriore sfortuna: quella di aver avuto tra i padri costituenti della nostra povera Repubblica tanti comunisti che ci hanno regalato la libertà, la democrazia e una Costituzione ancora oggi minacciata. Erano dei comunisti, cara Roberta.A Sergio continuerei a ripetere le mie ragioni, ma visto che proprio non ce la si fa ad accordarsi, propongo una cosa. Siccome mi pare che le “masturbazioni mentali” rischiamo di farcele noi, anzichè chi si proclama vetero- o neo-fascista, ti invito, caro amico, a cercare in questi giorni tre o quattro naziskin e a portarli all’iniziativa. Solo così essa potrà essere aperta a tutti (ma tutti proprio, eh!) e soprattutto sarà visibile il suo alto livello di democraticità.Guarda che non è una provocazione. Se credi, inoltre, che i contestatori di Giuliano Ferrara o quelli del Papa alla Sapienza avessero da spartire qualcosa con chi fa il saluto romano o pesta a morte un coetaneo, non so poi cosa posso fare ancora per te. Potrei assumere allucinogeni, ad esempio.Saluto entrambi gli interlocutori e anche VOH per il prezioso contributo che ha voluto postarci.

  27. Non entro nel merito della discussione sorta tra Raffaele,Sergio e Roberta,semplicemente perchè credo che lo spessore dell’iniziativa proposta da Raffaele merita,questa si,una discussione articolata.Perciò propongo di individuare da subito i temi su cui dovremo dibattere.

  28. Condivido la tua concreta intenzione, Giuseppe.Credo che la scelta dei temi su cui dibattere possa già avviarsi, ma propongo una semplice cosa, tanto per evitarci qualche polemica.Per impedire che qualcuno abbia da ridire (non mi riferisco certamente a te, ma ho visto che per altri è proprio inevitabile!) su quello che potrei proporre, questa volta lascio a tutti voi l’iniziativa. Insomma, cominciate a fare voi qualche proposta. Non credo che per me ci saranno problemi; al limite, posso proporre qualche aggiunta.

  29. Ad esempio visto che,purtroppo,il Problema della città in questo peridodo (come ho avuto modo di scrivere in un articolo) sembra essere uno solo,il candidato sindaco,potremmo parlare di questo.Cioè come arrivare alla designazione del candidato sindaco,primarie,scelte di partito eccetera.

  30. Sicuramente sarebbe questa una tematica impossibile da trascurare, dato che in qualche modo l’iniziativa si colloca proprio in apertura di campagna elettorale.Per me va benissimo, dunque.

  31. caro Raffaele,allora spiego anche qui,(più brevemente :-)..)che il mio dire comunismo all’italiana non voleva esser offensivo nei confronti di chi ha lottato per la liberazione…ma che proprio in virtù della differenza tra il nostro comunismo(italiano,all’italiana) e quello dittatoriale ci è concesso di associar una parola dal passato pesante a quella di liberazione…mai rinnegato il calibro dei 500, tra cui i comunisti,che diedero vita alla Costituzione(e ci mancherebbe)…che è sì minacciata ma resta comunque imperfetta e negarlo vuol dire non averla letta affatto, o averla letta con occhi davvero poco laici…per quel che riguarda invece le mie parole nei confronti dell’apertura vostra al dialogo…mi vien da chiederti perchè hai osservato in tutto questo tempo un blog come la chiazza e non sei mai intervenuto?(non firmando per lo meno)o se lo hai fatto e mi è sfuggito vuol dir che in tutti questi mesi,forse, la voglia di parlar non era tanta…non troppa comunque…eppure osservavi…lo dici tu anche con questa bella canzone :-)…e per quel che riguarda nello specifico il mio commento non considerato..se lo rileggi…noterai che era “impostato” prevalentemente se non del tutto sul diritto a manifestare e quello d’espressione e al di là che avessi torto o ragione,almeno su quel piano con me avresti potuto confrontarti…fermamente convinta che cmq ora tutto questo non serva ad avanzare…ti ripeto…a me piace questo tuo punto di partenza e molto…vorrei solo aprissi la porta a tutti…nella convinzione che ascoltare vada fatto comunque…e stai sicuro che sarò pronta ad attaccare e lottare(verbalmente :-)…)insieme a te, contro ogni singola assurdità violenta, razzista,xenofoba che dovessimo ascoltare…più di questo non posso dire…spero sia chiaro ogni fraintendimento

  32. Roberta, puoi stare tranquilla che se davvero avessi voluto scrivere un commento su “la chiazza” mi sarei firmato. Non capisco perchè avrei dovuto scrivere nell’anonimato. Per offendere, o attacare, o bestemmiare senza dire il mio nome? Stà tranquilla che se volessi, lo farei anche col microfono davanti. Non mi faccio alcun problema.Il tuo sospetto dà l’ennesima prova della tua malafede nei miei confronti.E ripeto… anche il solo sospetto di ciò. E poi, ci passo abbastanza spesso da quel blog, ma non vedo perchè dovrei essere costretto a commentare. Il mio punto di vista, se lo volete, sapete dove trovarlo. E’ qui.Detto questo, noto con piacere che hai smorzato leggermente il tono dell’attacco. Non può che farmi piacere.Adesso, come invitava a fare Giuseppe, sarebbe ora di proporre i temi dell’iniziativa.

  33. Giusto per non lasciare che ci siano equivoci.Stiamo attenti a non confondere: se visiti i vari siti locali, Raffaele, avrai potuto tranquillamente osservare che sulla questione de La Sapienza mi sono pronunciato in maniera nettissima. Non c’entra nulla.Poi come sempre facciamo i distinguo (a proposito di Ferrara), ci impegniamo a dire che una cosa è più grave di un’altra, a proposito dell’inciviltà di chi non sa ascoltare l’interlocutore, ma per me resta il problema comune. Aggiungo che se un fascista dichiara la propria volontà di sedersi ad un tavolo per venire ad esporre un’idea balorda, io sono tutto orecchie.Per Giuseppe: vorrei che capissi che ciò di cui si sta discutendo merita una discussione articolata esattamente quanto quella relativa al candidato sindaco.In conclusione, sto pensando anch’io a come impostare l’iniziativa. Appena decido vi faccio un fischio.

  34. Ma figurati Sergio!Discutete pure,io preferisco non partecipare perchè in questo periodo non sono in grado di affrontare discussioni di tale spessore che spaziano dai Patti Lateranensi a Ferrara,dallo stalinismo a Gandhi.Al massimo posso parlare delle primarie,ma qui si ferma il mio contributo.

  35. Non capisco francamente questa tua risposta sarcastica. Nessuno voleva sminuire il tuo punto di vista come si evince chiaramente, diversamente dalla tua precedente sottolineatura un po’ saccente (“l’iniziativa proposta da Raffaele merita,QUESTA Sì,una discussione articolata”).

  36. Raffaele, tu dici che smorzo i toni(che tra l’altro non mi pare abbia alzato io), io ti dico che ho solo spiegato quello che non sembrava chiaro e pareva esser stato frainteso(quando è stato evidente per altri)…ma va bene, son sottigliezze…ti assicuro che la malafede non è di casa da me, nè potrei averla nei confronti di chi non conosco…come nel tuo caso…su quel blog c’è gente e gente anonima…alcuni che per motivi lavorativi o cmq personali(e son affari loro)non firmano ma cmq contribuiscono al dibattito cercando di costruire…perchè quindi pensi subito che io ti accusi di aver scritto anonimamente per offendere?!poi son io quella con la malafede no?!…stamattina sembravo quella che rinnegava la storia ma è evidente che non è così, un folle lo farebbe,poi forse son sembrata sostenitrice del fascismo(e mi auguro di no perchè mi cadrebbero le braccia a terra),poi paraculo(ma sul mio blog)e infine in malafede per aver detto …sei passato da noi,ci hai letti ma non hai mai cercato il dialogo fino a questo momento o forse lo hai fatto anonimamente e non sapevo fossi tu…tutto qui..limpido…niente di subdolo…meno male che son un tipo allegro e sorrido ancora alle 21.25..un altro sarebbe svenuto 🙂

  37. Raffaele volevo avvisarti che sia Valentina Paciullo che Francesco Fumagalli hanno dato la loro piena disponibilità a partecipare all’iniziativa.Ora occorre fissare data,luogo e i temi su cui si dovrà discutere.Perciò lascio la mia email per eventuali comunicazioni giuseppe.bruno86@email.it

  38. Va bene, Giuseppe. Per la data io avevo proposto il 2 Giugno per evitare impegni lavorativi e/o universitari. Quanto al luogo io vi avviso che eventualmente sarebbe disponibile anche il centro socio-culturale “Cento Passi”, sempre che vada bene anche a voi. In alternativa, vediamo un pò…La mia mail è: raffaeleemiliano@hotmail.com

  39. Ho già effettuato una proposta precisa e dettagliata che vorrei fosse messa al vaglio dei partecipanti e sulla quale gradirei ascoltare una risposta altrettanto puntuale.Per la location, ho indicato Teatro Imperiali proprio perché ritengo si tratti di un luogo istituzionale e neutrale e dunque più appropriato ad ospitare l’iniziativa (una cosa è invitare, altra cosa è organizzare insieme).Sicuramente avete la possibilità di “recuperare” la mia mail, ma preferisco che anche questo dibattito organizzativo si svolga pubblicamente.

  40. Per Sergio:1) Preferisco anch’io che il dibattito si svolga pubblicamente e non via email (ho solo comunicato il mio indirizzo a Giuseppe per ricambiargli l’informazione).2) Mi son limitato a segnalare la disponibilità di “Cento Passi”, ma non ho nulla in contrario alla scelta di Teatro Imperiali come luogo dell’incontro.Come volete.3) Sono condivisibili gli argomenti che pensi debbano essere posti al centro del dibattito.4) Sono nettamente contrario alla tua idea di invitare tra i relatori il sindaco uscente e gli esponenti politici locali. Ripeto, sono contario alla loro presenza tra i relatori. Ovviamente potranno essere presenti nel pubblico. Non credo che la tua sia una buona idea, tanto per “dare un maggiore riscontro all’iniziativa”, come dici tu. Il riscontro c’è già e senza il bisogno dei nomi illustri; e poi questa è un’iniziativa di confronto tra responsabili e gestori di blog, non un convegno partitico.

  41. Io preferirei non porre troppi paletti,troppi formalismi.L’iniziativa deve essere libera,aperta al confronto.Perciò se,come credo avverrà,si toccheranno argomenti relativi all’esperienza di governo appena terminata,è giusto concedere spazio al sindaco uscente.Io eviterei proprio di usare il termine “relatori”.Confrontiamoci,chi vuole interviene,evitiamo di “incravattare” l’iniziativa.

  42. Attenzione, forse mi sono espresso male. I politici locali per quanto mi riguarda andrebbero invitati solo nel pubblico (anche perché già come blogger saremo molti), mentre l’unico invito come relatore era rivolto al sindaco. Ribadisco che potrebbe essere una buona idea quella di invitare Marinotti, sarebbe la sua una presenza istituzionale importante, alla quale potremmo decidere quale ruolo attribuire.Se i punti sono condivisi da tutti, possiamo anche passare alla fase concretamente operativa, magari riunendoci tra tutti gli interessati per stilare un comunicato congiunto e per effettuare le opportune operazioni organizzative.

  43. Sono d’accordo con te, Giuseppe; il discorso sul sindaco l’ho chiarito qui sopra. Poi è giusto, scontato consentire interventi dal pubblico, ma è ovvio che i relatori principali, da cui deve partire il confronto, devono essere i blogger. Insomma, non rendiamo nemmeno l’iniziativa una assemblea stile Simpson.

  44. Ovviamente il pubblico non lo decidiamo noi, l’iniziativa è aperta a tutti e quindi chi vuole ci viene, compresi i rappresentanti politici. Nella proposta di Sergio, si poteva leggere però un invito anche ai rappresentanti come relatori. Era questo il punto che contestavo. Il pubblico avrà tutta la possibilità di interloquire con noi, attraverso interventi o domande. Se poi credete che la presenza dell’ex sindaco sia proprio necessaria, invitiamolo pure tra i relatori. Certo, sarebbe opportuno scegliere per lui un preciso ruolo all’interno del dibattito, altrimenti non vedo davvero la sua pertinenza.Per il comunicato organizzativo congiunto, possiamo già pensarci. Vorrei però sapere se tutti si trovano in accordo con la data proposta per l’incontro, ossia il 2 Giugno.

  45. Il futuro della città.Questo dovrebbe a mio avviso essere il punto di partenza della discussione.Poi ognuno in base alla propria esperienza articolerà come crede il tema e da li potrebbe partire il dibattito.Rispetto alla data e al luogo credo che vada bene sia il 2 giugno sia il teatro imperiali.

  46. Si può partire dall’importanza dei blog nella crescita della città per poi pensare di proporre ognuno qualcosa per il futuro.Ho in mente una proposta che poi vi svelerò prossimamente.

  47. ciao ragazzi,io credo di esserci per il 2,in accordo con i punti evidenziati da sergio per il dibattito e se partiamo dal “futuro della città”credo possa essere importante che ognuno metta quel giorno in evidenza(come già avete sostenuto) in che direzione o meglio su cosa chiede(tra le varie lacune della città) maggior attenzione(con giuseppe potremmo metter sul tavolo anche le varie richieste fatte dai cittadini in questo anno,non solo strettamente le nostre) da parte di una futura amministrazione, in modo da trovare comuni punti su cui lavorare insieme in futuro…io chiedo già da adesso, se si può, che si insista sulla Trasparenza di ogni singola attività amministrativa,sulla possibilità di visionare innanzitutto on line i lavori e i vari atti amministrativi come succede per la maggior parte dei comuni in italia,tra l’altro alcuni di questi hanno inserito il “Bilancio Partecipato”esiste cioè una sezione del sito del comune in cui viene data possibilità ai cittadini di inviare proposte al comune su come utilizzare parte delle risorse disponibili(che sono conosciute), altri hanno modificato il regolamento comunale, inserendo il così detto “consiglio dei ragazzi” che “vive” parallelamente al consiglio comunale, è composto(con elezione)da studenti delle scuole,presenta proposte e pareri su determinati temi di politiche giovanili , e resta un modo per rendere attiva e partecipativa una fascia della società spesso esclusa dalla vita della città stessa,per non parlare poi di comuni in cui è data,sempre on line,possibilità di scaricar certificati con carta d’identità elettronica(ma questo forse è chiedere troppo! :-)…)…per il momento mi fermo qui..convinta che insistere sulla trasparenza sia una delle prime vie per qualsiasi cambiamento si voglia ottenere perchè innanzitutto, nel piccolo, fa crollare quel meccanismo perverso in virtù del quale se hai un dubbio da risolvere devi conoscere sì..ma l’amico di turno

  48. Raffaele direi che puoi improntare un articolo riassumendo le indicazione venute fuori per l’iniziativa,in modo da dare consistenza a ciò che abbiamo detto.Saluti

  49. Sono d’accordo. Peraltro c’è urgente bisogno di prenotare la sala, organizzare l’iniziativa e pubblicizzarla a dovere.

  50. Vedrò di farlo il prima possibile.

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