http://www.sportestremi.org/blog/wp-content/uploads/2009/11/34-skateboard.jpg

 


(di Marco D’Errico)
FRANCAVILLA FONTANA Si torna a parlare del tema della riqualificazione urbana del quartiere San Lorenzo con un progetto per la realizzazione di un campo di skateboard, presentato da due giovani in rappresentanza di un’associazione giovanile francavillese. Antonio Modugno e Pasquale Ciciriello lo hanno consegnato alcuni mesi addietro al Comitato di quartiere, al Comune e al “Laboratorio urbano” di Francavilla ma, nonostante un’iniziale disponibilità, la richiesta pare sia caduta nel dimenticatoio.
“Eppure, hanno sostenuto i due giovani, si parla tanto del coinvolgimento delle associazioni presenti sul territorio riguardo al contributo di idee e progetti, utili a ripensare un quartiere migliore e che offra spazi e opportunità di aggregazione.
Lo skate park vuole essere un centro di aggregazione e un cantiere culturale a disposizione dei giovani, che si pone alcuni fondamentali obiettivi.
Innanzitutto la riqualificazione di un impianto sportivo che versa in stato di semiabbandono, mediante l’allestimento di a
ree dedicate alla pratica dello skate, della spray-art, della breakdance, del basket, la realizzazione di progetti musicali, mostre, proiezioni e performance artistiche di vario genere.

Pasquale Ciciriello

Antonio Modugno

Oltre che proporre uno spazio ai giovani, dove progettare il tempo libero e dare carta bianca all’estro di ognuno di questi ragazzi nei modi più svariati e originali, sviluppando doti sportive e artistiche.
L’effettiva riqualificazione e ripopolazione del quartiere San Lorenzo può partire anche dal contributo dell’associazionismo e dagli scambi giovanili.
Lo spazio, entrando nello specifico, sarà organizzato su base associativa e l’ingresso sarà consentito ai soli soci tesserati che, una volta avviato il progetto, si riuniranno in diversi gruppi di interesse che proporranno, progetteranno e collaboreranno all’organizzazione di eventi che daranno risonanza ad un progetto, che vuole essere punto di riferimento per i giovani del quartiere San Lorenzo ma anche di tutta la città di Francavilla Fontana”.
La pratica dello skateboard, nata in California negli anni ’50 e diffusasi nel nostro Paese dopo gli anni ’70, necessita dell’utilizzo di specifici arredi urbani. Fin dall’inizio gli skaters hanno contribuito a ridisegnare le periferie urbane, attraverso la costruzione di geometrie innovative.
Talvolta anche in contrasto con le regole, al fine di esercitare il loro diritto alla riappropriazione degli spazi. Questi giovani, in gran parte anche appassionati surfisti, recuperarono e valorizzarono aree urbane degradate, rivitalizzando molte periferie di grandi metropoli.
Negli anni ’80 in Italia arrivò il riconoscimento ufficiale del Coni che attribuì allo skateboard lo status di disciplina sportiva affiliata alla Federazione italiana di hochey e pattinaggio. Lo skateboard, negli ultimi 15 anni, si è particolarmente diffuso, diventando un’attività sportiva di tutto rispetto. Molti Comuni, non a caso, hanno promosso la realizzazione di impianti e strutture per promuoverne la pratica nelle condizioni più idonee.

 

Francavilla: un campo di skateboard al rione San Lorenzoultima modifica: 2010-12-08T19:11:03+01:00da casadelpopoloff
Reposta per primo quest’articolo

8 Thoughts on “Francavilla: un campo di skateboard al rione San Lorenzo

  1. Il caso Fikri e lo stigma della delinquenza……..Non era parso vero, agli uomini del Carroccio, di poter alimentare quei conati razzisti che tanti consensi elettorali hanno portato loro negli anni.Ora che i capi d’accusa contro Mohammed Fikri si sono rivelati totalmente infondati e che il giovane marocchino è tornato ad essere un uomo libero, converrà che coloro i quali hanno abboccato, senza nulla concedere al dubbio, all’esca velenosa proposta da molti media pronti a sbattere il mostro in prima pagina, provino a compiere una riflessione su se stessi non meno che sullo stato della salute pubblica.Si mettano le cose in fila e si osservi, innanzitutto, quale macroscopica sequenza di errori (?) ha portato Fikri dietro le sbarre. Prima una traduzione (e non un’interpretazione) del tutto inesatta di un’intercettazione telefonica; poi l’ipotesi, altrettanto inconsistente, di una fuga precipitosa del giovane, a suffragare un’implicita ammissione di colpevolezza. Se il cugino di Fikri non avesse prontamente denunciato lo sbaglio dell’interprete, imponendo un supplemento di istruttoria, e se il datore di lavoro di Mohammed non avesse dichiarato che l’allontanamento del ragazzo non era una fuga, ma un viaggio da tempo programmato, oggi quel giovane vivrebbe un incubo drammatico. Ma il peggio, se possibile, sta altrove. Non appena la notizia dell’arresto è trapelata, a Brembate si è materializzata un’atmosfera da caccia alle streghe, condita con minacce di giustizia sommaria (che «correvano di bocca in bocca», abbiamo letto). Alla Lega non sembrava vero di poter stringere un cappio al collo dell’immigrato di turno e della sua comunità intera, di soffiare sul fuoco del pregiudizio etnico, per invocare il reimpatrio di tutti gli stranieri. Non era parso vero, agli uomini del Carroccio, di poter alimentare quei conati razzisti che tanti consensi elettorali hanno portato loro negli anni. Analoghe vicende erano già accadute in passato. Nel febbraio del 2001, a Novi Ligure, quando Erika De Nardo, con la complicità del fidanzato, massacrava a coltellate la madre e il fratellino, simulando una rapina sfociata in tragedia ad opera di extracomunitari. O quando, ancor prima, nel ’97, a Capriolo, il tentato omicidio, ad opera di due amanti, del marito di lei, si provò ad attribuirlo ad un’irruzione violenta di un gruppo di immigrati. In entrambi i casi la Lega organizzò manifestazioni popolari contro i presunti colpevoli, con la stessa certezza, con lo stesso furore ideologico, del tutto indifferente alla verità, con cui il Ku Klux Klan scatenava i suoi linciaggi nell’America dell’apartheid. Gli artefici di quei processi sommari sono gli stessi che ad ogni episodio rimettono in scena il proprio orrendo rituale, certi di poter contare sulla memoria volatile dei più, su quell’oscuro senso di paura che favorisce la rimozione dei fatti, l’invenzione di capri espiatori e la celebrazione di riti sacrificali.

  2. Un motivo in più per mobilitarsi contro la Repubblica Pontificia e la banda Berlusconi a cui essa ha affidato il govern…o del paese!Per far fronte alla crisi ambientale bisogna fare i conti col capitalismo, bisogna instaurare il socialismo! per far fronte alla crisi ambientale bisogna fare i conti col capitalismo, bisogna instaurare il socialismo!

  3. Berlusconi apre ai moderati……….Un conto svizzero.

  4. Da Vespa il plastico di Montecitorio. Si potrà analizzare la traiettoria delle mazzette.

  5. L’unica verità è che siamo governati da delinquenti e da bestie !!!

  6. Il 10% degli Italiani detiene il 45 % della ricchezza….il 50 % degli italiani detiene il 10 % della ricchezza….in che paese viviamo????Secondo i dati della Banca d’Italia un decimo della popolazione detiene il 45% della ricchezza. I nuclei familiari si indebitano meno: alla fine del 2008 l’ammontare dei debiti è stato pari al 78% del reddito disponibile lordo, a differenza del 100% di Germania e Francia e del 130% di Stati Uniti e Giappone.

  7. Alla nascita di Gesù assistettero Giuseppe, un bue e un asinello. E solo uno di loro non aveva le corna.

  8. Il discorso fila liscio: Ha un rapporto stabile da qualche anno, quindi non può essere andato a putt….pardon a escort,anche se nel frattempo cornificava la moglie.INECCEPIBILE !!!!Si ineccepibile che ci ritenga tutti imbecilli!

Post Navigation